"Tic & Tac" è senza dubbio il disco meno conosciuto degli Area. Uscì in un periodo non troppo felice per la band: il loro mitico cantante, Demetrio Stratos, era appena morto di leucemia, e l'ottimo chitarrista Paolo Tofani se n'era già andato da tempo. In effetti, circolano voci di corridoio non confermate, che il gruppo prima di registrare il disco, avesse deciso di sciogliersi. Non si sa poi come siano andate le cose, ma "Tic & Tac" uscì nel 1980.

Nonostante sia un disco anni 80 di elettronico ha ben poco: Fariselli sperimenta sì con i sintetizzatori, ma lo fa in modo discreto, mai invadente, lasciando sempre un grande spazio a gli altri. Soprattutto Ares Tavolazzi da un contributo a quest'album: infatti il buon Ares (che molti continuano a ricordarselo come uno degli autori della sigla di "Ufo Robot") oltre ad "armeggiare" magistralmente i suoi bassi e contrabbassi, incide pure alcune parti di chitarra ritmica, canta (ahimé, devo ammettere che questo poteva anche risparmiarselo) e firma due superbe composizioni. Che dire poi del drumming precisissimo e del magistrale groove del compianto Giulio Capiozzo? Probabilmente Giulio era uno dei più grandi (se non IL più grande) batteristi italiani, e nonostante quanto affermato da qualche rivista degli anni 80, il suo stile resta ancora attualissimo e senza dubbio grande fonte di ispirazione per i giovani batteristi d'oggi. Una delle novità è l'aggiunta di un sassofonista, il bravissimo Larry Nocella, che statene pur certi, avrà una parte da leone in quest'album.

Ma torniamo al disco. Dicevo prima che Tavolazzi canta, ed è assolutamente vero, ma canta solo in scat, improvvisando per lo più su i suoi assoli. Infatti l'album è quasi totalmente strumentale (a parte la conclusiva "Antes De Hablar Abra La Boca", nella quale però il testo si limita a qualche ripetizione del titolo). "La Torre Dell'Alchimista" è un bellissimo strumentale, ingiustamente non inserito tra i capolavori del gruppo. Introduzione affidata a qualche effetto synth, vigorosa entrata di Capiozzo, brillante tema tastieristico e pregevolissimi assoli sono gli elementi di questo brano. Ottima anche la traccia successiva, "Danza Ad Anello", dominata dall'eccellente contrabbasso di Tavolazzi e dall'energica tromba dell'ottimo Nocella. "Letric Rag" è una sarabanda di sintetizzatori del buon Fariselli, accompagnato dal solo Capiozzo. Un brano, nonostante tutto, molto interessante, anche perché i synth non vengono assolutamente usati come nel resto degli anni 80, ma anzi si cerca di ricreare il suono del contrabbasso e del pianoforte, direi con successo: un bel bravo al maestro Fariselli!

La title track è invece un pezzo più orientato sul jazz/fusion, con una splendida melodia e un'ennesima eccellente prova assolistica del gruppo! Il jazz puro torna con la splendida "Sibarotega", un brano che, a giudicare dal tema, avrebbe potuto starci benissimo anche in un disco di Miles Davis o di Coltrane. Che altro dire di questo pezzo? Grande Tavolazzi al contrabbasso, e ancora una volta grande Nocella!
Anche "Quartet" è un pezzo jazz, e pur dando qualche soddisfazione, non è assolutamente paragonabile alla calvalcata di "Sibarotega". Mentre Fariselli la sua parte da leone l'ha avuta in "Letric Rag", Tavolazzi dice la sua in "Chantée D'Amour", un brano molto smooth e rilassato con una grande base ritmica di Capiozzo.

I brani positivi del disco sono questi, e sono tutti molto buoni, degni degli Area dei bei tempi (anche se purtroppo la mancanza di Stratos si fa sentire). Allora perché il voto è di 4 stelle e non di 5? Beh, le tracce che non ho menzionato non sono certo da ricordare come le migliori: "Antes De Hablar Abra La Boca" ha effettivamente un tema principale interessante, ma le voci del pezzo sono orribili e in più gli Area mi sembrano abbastanza spompati nell'esecuzione del pezzo rispetto al resto del disco. "A.S.A." (ma che cavolo vorrà dire il titolo?) è una generica ballata senza infamia né lode, dove però nonostante tutto è possibile gustarsi ancora una volta una buona performance di Larry Nocella. Mentre sia "A.S.A." che "Antes De Hablar Abra La Boca" sono (a mio parere) sufficienti, non riesco semplicemente a sopportare la piattezza di un pezzo come "La Luna Nel Pozzo". Sì, Tavolazzi e Fariselli sono dei grandi, lo sappiamo tutti, ma penso che le loro performance più belle non siano in brani tipo questo.

Insomma ricapitolando 7 tracce positive, 2 sufficienti e una bruttotta direi che è molto più che un buon bilancio. Se avete questo disco, sono certo che la maggior parte di voi lo riterrà almeno buono, se non lo avete vi consiglio subito di procurarvelo, perché, nonostante le inconsuete atmosfere (più jazz che sperimentalismo) "Tic & Tac" è e resta un gran bel disco!

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