"Knocked Out Loaded" è un esempio significativo del marasma dylaniano degli anni Ottanta e si gioca la non invidiabile palma di peggiore lavoro da studio del menestrello di Duluth (se si esclude l'omonimo disco del 1973, costituito da sole cover). Registrato con poca cura nelle pause dei tour con Tom Petty & The Heartbreakers e pubblicato nel luglio 1986 il disco presenta alcune tra le soluzioni più irritanti della carriera dylaniana, come sempre dopo gli anni sessanta caratterizzata da tanti momenti alti (e altissimi) e bassi.
I due brani in apertura, la marcetta poco edificante di "You Wanna Ramble" (cover H.Parker Jr.) e il demenziale coro quasi in stile zecchino d'oro di "They Killed Him" (cover di K.Kristofferson) sono sicuramente uno dei peggiori biglietti da visita possibili. Il primo brano originale della raccolta è "Driftin' Too Far From Shore", una canzone alquanto mediocre rovinata ancor di più dall'intro sintetizzato delle tastiere suonate dallo stesso Dylan. Leggermente più accettabile è "Precious Memories", canzone dai vaghi sapori reggae impreziosita dal mandolino di Larry Meyers. "Maybe Someday", irrimediabilmente rovinata da sgradevoli armonie vocali e dalla inopportuna presenza della tromba, ci introduce all'unico brano davvero degno del songwriting di Bob, ovvero quella "Brownsville Girl" scritta a quattro mani con l'attore Sam Shepard, un pezzo che poteva essere sviluppato meglio sul piano prettamente musicale ma scorre via in maniera piacevole forte di precisi riferimenti cinematografici. "Got My Mind Made Up", composta assieme a Tom Petty, come unica annotazione interessante presenta l'utilizzo di uno strumento insolito a queste latitudini come il conga (suonato da Philip Lyn Jones); il disco si chiude infine con "Under Your Spell", una ballad senza infamia nè lode (coautrice Carole Bayer Sager).
Dopo questo disco il Dylan di fine Ottanta si dirigerà attraverso altri progetti abbastanza zoppicanti verso la realizzazione del penultimo capolavoro della sua carriera, il bellissimo "Oh Mercy".
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