
Aritmetica della musica
Ogni tanto mi piace ascoltare chi non la pensa come me, così facendo non si passa per "sparoni" ma anzi, si assume un aurea super partes che fa molto intellettuale e che piace molto alle donne (o almeno mi piace crederlo).
Comunque sia mi affascinava una teoria particolarmente complessa del dott. XX (esimio scienziato che rifiuta ogni credenza metafisica, compresa la religione) nella quale si dipanava la tesi da Lui corroborata che "la musica nasce come un puro disegno estremamente matematico", razionale e controllabile come può farlo un tecnico informatico con la sua calcolatrice da ufficio.
Teoria azzardata o semplicemente una provocazione? Ottima domanda, e nelle due ore passate seduto in quelle scomode seggiole da conferenza ci ho pensato parecchio. Ascoltando come i maggiori capolavori della musica classica e moderna siano frutto praticamente del mero calcolo aritmetico che segue lo schema armonico ligio come una scolaretta che prende appunti in primo banco.
Sarà.. ma io mica ci vedo Clapton, o addirittura Hendrix vestiti da ragioniere che calcolano algoritmi, storni passivi e radici cubiche prima di sfornare le rispettive "Tears in Heaven" o "Bold as Love". La musica viene da dentro l’anima di ognuno di noi, e come il libero arbitrio nessun altro la può controllare, e nessuno può dirci come dobbiamo sentirci o cosa ascoltare ORA. Incazzati, volubili, malinconici, euforici, psichedelici, maliziosi, arditi, festanti o politicamente scorretti siamo solamente noi stessi.
NOI, che piangiamo guardando un film in bianco e nero, che sospiriamo pensando a un sogno rivolti al tramonto, e, perchè no, che scriviamo recensioni di sconosciuti dischi underground per accelerare una catarsi interiore.. forse crediamo che ci sia ancora una speranza, che il piacere sia di una bellezza fuggevole e la musica uno dei (pochi) modi per imprigionarlo in una teca di cristallo..
Ho visto la luce scoprendo la chitarra poco più di 7 anni fa, anche se l’amore per la musica e l’impegno profuso a livello pratico in questa "parte di mondo" supera ampiamente in anni la metà della mia esistenza.
E comunque sia a me, la matematica ha sempre fatto schifo.