È estate e io mi sono scordato completamente il francese. Il mio prof non me l'ha mai insegnato, preferiva parlare o di se stesso o dei computer, meglio, di come se stesso interagiva con i computer. Suppongo che sia per farmi capire i testi che questi tizi francesi cantano in inglese. Altrimenti non si spiegherebbe, cioè sarebbe come se gli Afterhours cantassero in inglese. Sì, sì lo so che cantavano in inglese, dico ora. Ah, è vero, anche ora. Però ora li menano gli spettatori. O forse più il contrario.

Lo schema di ogni canzone è pressapoco uguale. Chitarra acustica/lievemente elettrica a fare la base su cui poi si dipanano riff alla Strokes, tutti una nota per volta, o qualche arpeggio, marchio fender. Batteria che semplicemente tiene il tempo. Il basso mi hanno detto che c'è, giuro. La tastierina tanto cara compare ogni tanto, colorita. Lui canta come al solito da 14enne che va al bancone e ordina un negroni. Ora spiego. È svogliato, ma finto svogliato, conscio che questo è un momento di cambiamento, come quando ti danno le chiavi di casa per la prima volta o quelle della macchina, sempre chiavi insomma. Le chiavi oltre al negroni sono l'emblema del cambiamento. Mi ricordo che qualche anno fa facevano ottima pseudo-elettro-indie-dance-accattivante-da aperitivo, ora fanno un disco di ottime canzoni. E basta. Canzoni pure e semplici. Però il disco rende ovunque. In macchina mentre fai New York-Los Angeles, o era Milano-Modena?, quando sei solo a casa e ti alzi, e cazzo sono le 14, quando devi far passare il pomeriggio per arrivare alla sera, quando a prendere l'aperitivo finalmente l'hanno sostituito quel cazzo di United, con questo. F-i-n-a-l-m-e-n-t-e. Non sarà un capolavoro ma lo adoro. Disco giusto, al posto giusto, al momento giusto.

Lost & Found mi sembra possa essere tra i migliori brani dell'anno, quasi tutti di quest'album a dirla tutta, ma prendo questo perchè mentre aspettavo di dare un esame mi sono immaginato un'idea per il video. Ed è molto bella. Lui seduto in biblioteca che vede la ragazza della sua vita che legge Eggers, l'autore può essere sostituito con il comando trova/sostituisci, si immagina come se fossero fidanzati da anni. Si immagina di averla conosciuta proprio così, in biblioteca chiedendole se le piaceva Eggers, e poi tutte le passeggiate, il mare, l'estate, più di una estate, il parco e tante altre cose. Si avvicina: "Ti piace Eggers?". "No, lo odio.". E se ne va. Poi si volta e fa: "Deficiente dobbiamo andare che ci aspettano per la cena i miei." Ho cercato di mitigare l'happy-ending con la cena a casa dei suoi. Funzionerà, spero.

Carico i commenti...  con calma