"Un albino strabico dai lunghi capelli lanosi, che sulla sua chitarra suona un blues fluido e viscerale come di rado avete potuto ascoltarne", con queste poche, ma essenziali parole, la rivista Rolling Stone descrive il presunto leader della scena texana: Johnny Winter.
Dopo varie comparsate durante tutti gli anni '60 con grandi nomi del blues (B.B. King e Mike Bloomfield per citarne alcuni), il nostro incide nel 1969 un primo lp omonimo, senza però entusiasmare. Nel 1970 Johnny è subito pronto per un'altra prova "Second Winter": un buon disco che contiene blues alla Hendrix, cover di Dylan, Berry e tanti altri rilette in maniera molto personale, molto texana diciamo pure. Dopo questo lavoro, che ottenne anche abbastanza successo sul mercato, venne affiancata al nostro bluesman texano una band dal nome singolare, And, con la quale esce il buon album "Johnny Winter And" e questo live, che è uno dei più grandi esempi di rock-blues live.
Ad aprire quello che diventerà un concerto permeato dall'atmosfera calda, forse torrida, è il classico "Good Morning Little Schoolgirl" di Sonny Boy Williamson tirato al massimo con assoli favolosi, ma mai scontati. Dopo questo intro favoloso tocca al blues lento di "A it's own fault", in cui Johnny incanta non solo con la sei corde, ma anche con una voce ricca di ispirazione. Non può non piacere la rabbiosa "Jumping Jack Flash" degli Stones, a cui viene subito attaccato un ballabile rock'n'roll medley con "Great balls of fire" (Jerry Lee Lewis), "Long tall Sally" (Little Richard) e "Whole lotta shaking going on" (Jerry Lee Lewis). Adesso tocca all'unico pezzo in scaletta firmato Winter, "Mean town blues", un buon rock-blues dai toni, ovviamente, texani. Lo show si conclude con "Johnny B. Goode" di Chuck Berry, riproposta in maniera piuttosto classica.
Ok, dite voi, dove sta la bellezza in un live in cui sono eseguite quasi solamente cover, tra l'altro conosciutissime? La bellezza sta nella costante presenza di energia, di passione, di ispirazione, in poche parole di un feeling molto rock'n'roll, che appartiene al nostro chitarrista albino da sempre, cosicche, ogni volta che lo si ascolta viene voglia di ballare, suonare e cantare con tutte le energie che si hanno in corpo.
Capirete solamente dopo averlo ascoltato.
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