La dichiarazione di intenti di questo disco vibrante sta tutta nella prima frase di "Intro": SPEAKER: "Signor Jovanotti, ma perché ha deciso di fare un lp di rap in italiano?"

In effetti, dopo gli esordi che ne avevano catalogato più come "fenomeno da baraccone" (1, 2, 3... casino!!) ed il seguente successo di "Lorenzo 1992", il Nostro si riscopre, sotto l'attenta superproduzione del solito inestimabile Cecchetto, un grandissimo del genere. Ma non è solo il rap che caratterizza questo magnifico lp; c'è di tutto, dalle composizioni brevi in jazz ("Geghejazz"), alla classica ballata d'amore di "Quando Sarai Lontana", al rockettone di "Abbasso I Lenti", con Andrea Braido alla chitarra, fino al tentativo, non troppo riuscito per la verità, di un reggae in salsa melodica come "Buongiorno". Da segnalare, tra gli episodi più ispirati, "Libera L'Anima", dal groove trainante e con assolo di Saturnino al basso, e "One Nation", unica composizione in inglese scritta dallo stesso Jovanotti e cantata in collaborazione con i due rapper Master Freez e Samantha Wood.

"Musica rap al 100% 50 contenuto 50 movimento" recita la copertina; e, in effetti, già dall'immagine della stessa si intuisce il "contenuto": Jovanotti, che per l'occasione sfoggia berretto e maglietta stile Los Angeles Raiders, ci rimanda alle atmosfere del rap suburbano e da "ghetto" tipico americano, che nulla hanno da invidiare agli approcci contemporanei al genere.

Un disco composto perlopiù di eccellenti canzoni, uno di quelli da avere per i fan del buon Lorenzo prima (o seconda) maniera.

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