John Petkovic, vi ricorderete di lui per il garage-rock dei Cobra Verde, e se non ve lo ricordate non fa niente, infatti a Cleveland negli anni ottanta John fonda insieme a dei musicisti di band locali i Death of Samantha, dal nome di una canzone dell'inutile Yoko Ono.

Ovviamente la band che più influenza il gruppo sono gli dei del luogo, i Pere Ubu, dai quali raccolgono l'estetica new wave e alcuni ritmi sghembi, nonché una certa attitudine grottesca. Come gli Ubu, le radici dei DoS vanno cercate nel garage e nel rock più classico (Rolling Sones per esempio), ma anche nel mood edonistico ed esuberante tipico del tempo, non bisogna dimenticare infatti di essere negli ottanta.

E allora si parte subito con un colpo allo stomaco: "Coca-cola & Licorice" un misto tra Velvet Underground e Pere Ubu con chitarre sghembe e distorsioni assortite, ritmo garage, canto alla Reed e un grande senso di straniamento, la canzone passa liscia e veloce con l’energia dell’hard rock. Non bisogna dimenticare neanche che si è in piena new wave, perciò il disco è percorso da un certo languore, e in "Simple as That" sembrano affioirare i mitici Feelies col loro jingle pseudo-folk e la chitarra che duetta con la voce. Il ritorno al passato è evidente, le influenze vanno dagli Stooges ai Television, il canto è sofferto e sanguinate come solo Steve Wynn sapeva fare, e pur prendendo spunto da papà Ubu i DoS non si inoltrano nell'avanguardia e nelle sperimentazioni ardite ma rimangono su una più tradizionale forma rock & roll, che lungi dall’essere banale, reinterpreta i maestri del passato con smaliziati boogie e melodici strimpelli. Canzoni come "Ham & Eggs 99c" e "Sexual Dreaming" rispecchiano queste caratteristiche, e in "Couldn't Forget 'Bout That (One Item)" il canto infaticabile, i fraseggi di chitarra e il ritmo primitivo esprimono tutta la rabbia di una generazione combattuta tra ottimismo e vuoto edonismo e degrado, perché quelli furono anni di transizione, e di grossi cambiamenti, e i DoS sembrano voler fuggire dalla loro epoca costruendo dalle ceneri di un glorioso passato.

Disco molto influente e a dir poco stupendo, per chi vuole riconciliarsi col rock, e medicina contro il (pessimo) new wave revival di oggi.

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