Ho barattato il deserto con lo spazio siderale, la sabbia che mi bruciava sotto le unghie con la polvere di stelle, il blues nato dal sole rosso con lo stoner di un buco nero. Ho fratturato la retta che separava il cielo e la terra, per ricomporla con un tutore di silicio e cavi elettrici: l'orizzonte non è più il mio traguardo, ma la mia piattaforma di lancio.

Ora cavalco il Turbo Elefante e la mia meta sono le pianure cosmiche. Il pachiderma è dopato a mescalina e carburante per missili da distilleria, ma tiene bene la rotta e non ho paura. Lancio l'animale su un sentiero di cocci di cuori spezzati, scivolando su un arcobaleno al neon, che spunta solo quando piove acido. Sul sedile posteriore, aggrappato ai miei fianchi per non cadere, il chaos ha le fattezze di una donna chiamata Folgore: ci aspettano i titani solari, Quincy il Ragazzo Maiale e il Signore dei Calabroni.

Tutto intorno a me ci sarà Il Grande Nero (2000): l'"anima dell'antica razza stoner", presenza onnipotente, potere sublime. Un aggregarsi cosmico, un brodo primordiale di spudorate reminiscenze sabbathiane ("Hot Magic, Red Placet", e tutte le altre), apparizioni di wah wah sguaiati ("Scorpionica") e Doom nudo e crudo, opprimente e asfittico ("The Big Black"). Big bang di distorsioni rocciose, chitarre southern sparate a duecento anni luce all'ora ("Turbo Effalunt") e pace cosmica di intermezzi sognanti e visionari, divagazioni e ciondolamenti da ubriaco tra desolanti, ipnotici, scenari desertico-astrali ("Cozmo Bozo", "You'll Never Get To The Moon In That").

Il risultato è uno splendido e riuscitissimo meticcio delle molteplici personalità del quintetto-quartetto londinese: meno psichedelico ed effettato del debutto "Frequencies From The Planet Ten" del ‘97, meno bikeroso del precedente "Time Travelling Blues" del '98, meno metal del successivo "Coupe De Grace" del ‘02. Tra Kyuss, Cathedral e Nebula, ma con una certa attitudine festaiola. Ben suonato e ben prodotto da Billy Anderson. Con la benedizione di John Garcia.

"God's on my side, baby

But the Devil calls my tunes

And I've been feeling lately

This whole universe is doomed"

 

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