"Maggese" è il terzo disco di questo giovane ragazzo bolognese aver abbandonato la sua avventura discografica con il suo gruppo "Lunapop" (che con il loro disco "Squerez" dette una grossa scossa in quanto a vendite alla industria musicale italiana vendendo oltre 3 milioni di copie) ha proseguito la sua strada da solista...

In effetti forse un gruppo italiano non era mai arrivato a cifre cosi enormi... sarà che la sua uscita capitò in un periodo "fortunato" in cui la musica italiana era decisamente in crisi. Fatto sta che questi 5 ragazzi bolognesi dettero vita a qualcosa di nuovo... per quanto se ne sia parlato male... se ne siano dette di cotte e di crude sul loro conto... e per quanto inizialmente non avrei dato loro la minima fiducia sul loro futuro. Ma forse in quel gruppo una briciola di talento si intravedeva... ed è stato cosi. Dopo lo sfascio per vari motivi mai saputi ufficialmente (alcuni pensano addiruttura che fosse tutto programmato e che Cremonini avesse firmato un contratto e creato i Lunapop solo per raggiungere la fama per se stesso) sappiamo che questo giovane bolognese ha continuato la sua strada da solo (insieme a Ballo, fedele bassita già nei Lunapop) nel migliore dei modi e dimostrando ad ogni album successivo una marcia in più.

Se in "Squerez" si notava una freschezza con testi da primo adolescente (cmq mai troppo banali), in "Bagùs" (secondo disco e primo da solista) Cremonini dimostra una spiccata maturità acquisita in arrangiamenti con musicisti professionali e in testi decisamente superiori. La sua pecca che già in "Maggese" tende a sparire è il suo innato stile nello "strascico delle vocali"... forse troppo e a volte un po' pesante.

"Maggese" è cmq un disco ben variegato... ben fatto... ben suonato e arrangiato in modo eccellente. Basti pensare che è stato registrato agli Abbey road studios di Londra e che hanno lavorato al disco fior di musicisti "con le palle" che sanno cosa vuol dire sicuramente suonare la Musica. Il disco si apre con la beatlesiana  "Maggese" chiaro omaggio a "Penny Lane" dotata di un arrangiamento degno di nota e sicuramente impeccabile. Proseguiamo con "Le Tue Parole Fanno Male", costruzione del testo molto bella e arrangiamento con tando di mandolino che ricchiama e cerca di riprendere il Bob Dylan dei primi anni "Ancora un Po'" nutre di un testo troppo sfacciato per il suo genere e di un arrangiamento power pop troppo altalenante e a volte a fastidioso forse per la voce troppo "strascicata" di cui questo pezzo ne è prova. "Marmellata" è una chiccha... semplice testo... assolutamente non banale con un bellissimo arrangiamento dotato di una chitarra arpeggiata per poi proseguire con "Sardegna"  in cui si omaggia alla grande De gregori con un testo che richiama molto la splendida "Alice" "Elisabetta ha gli occhi fatti ed un cuore di sardegna....Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole.." bel pezzo sostenuto da un finale di violini molto suggestivi.

"Stavo Pensando Che Dio..." si fa notare per la musica molto particolare un po' cupa e visionaria nei momenti delle strofe... perde un po' nel ritornello in quanto a testo... molto bello e originale invece nelle parti strofiche... "Quando Non Sai" è una canzone del passato scritta da Cremonini a 16 anni con un testo giusto per quell'età e un arrangiamento finale ben strutturato e ricercato. "Amami" è forse il pezzo meno incisivo di questo album... si rivela un po' ripetitivo, ma non per questo inferiore agli altri. "Momento Silenzioso" è il pezzo piò ostico... sicuramente non radiofonico in cui Cremonini affronta il tema della morte... visionario, accattivante con un bel testo d'effetto arricchito da due coriste inglesi nel pezzo finale. "Carillon" è il tema più personale e forse dedito ai fan più attaccati all'artista... una testimonianza dei messaggi lasciati in segreteria dalle persone più "vicine" al cantante. Ed ecco che arriva la vera forse sorpresa del disco "Linda e Moreno"... una suite al pianoforte suonata a 4 mani Il ragazzo ha talento, ci sa fare... e anche se ha ancora molto da dimostrare sono sicuro saprò farsi strada.

Una buona promessa nella musica italiana tanto che anche De Gregori lo ha elogiato definendolo uno dei migliori cantautori della nuova generazione... sperimenta, prova, osa... ama la musica e si sente... ha 27 anni, 3 dischi e sta preparando il quarto che promette avrà gradevoli sorprese. Il talento non manca... la strada è ben spianata... sta solo a lui confermare le sue doti. Un consiglio personale: Cremonini si dimostra molto bravo nel campo LIVE... sa stare sul palco... con un suo concerto, per chi ancora è scettico sul suo conto, potreste ricredervi. Passo e chiudo!

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