Raramente si ha l'occasione di vedere un film in cui tutto è sbagliato: "Pattuglia di notte" infatti ha il merito di essere talmente brutto tanto da essere bellissimo. La trama è un classico: Melvin, poliziotto baffone e un po' sfigato, di notte si trasforma nel cabarettista mascherato, proprio mentre la città è terrorizzata da un misterioso assassino mascherato che, tra l'altro, indossa la stessa maschera del nostro Melvin (un sacchetto di cartone con due buchi per gli occhi). A tutto ciò bisogna aggiungere un amore infelice per una collega, la storica Linda Blair, ovvero l'indemoniata più famosa della storia del cinema.

Fin qui tutto bene, potrebbe sembrare la classica commedia alla Scuola di Polizia a basso costo, ma invece "Pattuglia di notte" è molto di più. E' un incubo, un insieme di scene allucinanti, un accozzaglia di battute impresentabili, una serie di scene assembale da una mente tarata da una genialità perversa. Procedo un po' alla rinfusa: indimenticabile il capo della polizia, nano (vero) che emette in continuazione peti e scoreggi disgustosi (si, disgustosi: non stiamo parlando del classico peto alla Alvaro Vitali, ma di vere e proprie scurze vestite, le classiche marce). Strepitoso il cameo del Maestro Miaghi nel ruolo di un povero pensionato vittima di uno stupro collettivo da parte di un gruppo di femministe incazzate. Quasi patetico il baffone Melvin, sempre con la faccia sbagliata al momento giusto. Linda Blair assolutamente sopra le righe. Indimenticabile la scena con il cameriere puzzone con il dito nella tazza (un classico della comicità) perchè "ho un infezione, lo devo tenere al caldo". "Ma non potresti mettertelo nel culo?" è la risposta di Melvin, al che lui ribadisce: "Quello lo faccio di là, mentre sono in cucina". Insomma, un'apoteosi comica, che esplode nel finale, in cui il regista cita il duello finale de "Il buono, il brutto e il cattivo" con tanto di sfidanti vestiti alla messicana, con poncho e compagnia bella. Una scena da pelle d'oca.

Inutile dire che stiamo parlando di una chicca praticamente introvabile (io a metà anni '90 lo vedevo su TelePadova-Italia7, che lo trasmetteva praticamente una volta alla settimana) se non in qualche videoteca ultraspecializzata (in film di merda, mi verrebbe da aggiungere). Io ne possedevo una rarissima copia in vhs e da tempo medito di digitalizzarla, ma chissà se troverò mai il tempo.

Imprescindibile per capire l'America degli anni '90 (e infatti il film è uscito nell'84).

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