"Born to Amplify" (Joey DeMaio, "Carry On")
A me i Manowar son simpatici e per cinque meriti principali:
A) Aver sdoganato le mutande di pelo, come indumento da palco, in tempi in cui il Metal si divideva tra chiassose cotonature e banali giubbotti borchiati.
B) Aver portato avanti una (dignitosissima) carriera basando i propri testi solo su sette parole, in ordine alfabetico:
-Fight
-Fire
-Hell
-King
-Metal
-Steel
-Warrior
C) DeMaio è l'unico essere vivente visto da me trangugiare, in un sol sorso e dal vivo, una lattina di birra da 66 senza poi dire: "Don't try this at Home" (Gods of Metal '97)
D) "Il Gods of Metal è diventato troppo commerciale perciò non verremo ma assicuriamo i Fans Italiani che abbiamo una sorpresa per loro" (Eric Adams in un'intervista ad AllMusic la scorsa Primavera)... Sono gli unici le cui promesse sembrano minacce.
E) La prima cassettina metal da me posseduta era una raccolta, registratami da un compagno di classe nel lontano '87, dove tra le altre cose c'erano "Kenewall" e "Peace in the World". Non molto tempo dopo,sotto pressione ("Ma sei sicuro che dica: Peace in the World, Peace in the World e Kenewall, Kenewall?") il mio amico ammise di aver compiuto degli errori di trascrizione, vi lascio immaginare i titoli corretti.
Pacchiani, senza il minimo senso dell'(auto)ironia e spesso mortalmente ridondanti, qualche volta li "dono" ai miei ascolti: grazie a dei vinili, raccolti in gioventù, la cassettina citata prima e una raccolta di cui andrò a parlare. Questo capita sia per nostalgia per un periodo, bello, della mia vita ma anche perché, tra molte cose di dubbio gusto, nella loro discografia qualche (non raro) fiore pur è presente, d'altronde, saranno le loro capacità tecniche (anche se spesso usate in modo fastidioso) o sarà il loro senso della melodia, fatto sta che in certe giornate noiose riescono pure a tirarmi su.
Il disco in questione è un "Best of,,," ('94) e la prima cosa che si nota , a parte la copertina più brutta della Storia (vi sfido a trovarne una peggiore...), è la presenza di pezzi di soli tre album:
- "Fighting the World" '87
- "Kings of Metal" '88
- "The Triumph of Steel" '92
Quindi i tre registrati per la EastWest (Atlantic) che l'anno prima aveva risolto il contratto e quindi preparato un'ultima possibilità di raccogliere un po' di soldini, sfruttando il nome.
Questa osservazione spinge a pensare che nella scelta delle canzoni ben poco abbiano influito le opinioni dei quattro Defenders ma, a parte l'assurda esclusione di "Carry On", bisogna ammettere che questa raccolta rappresenta molto bene quella parte di carriera in cui (nonostante le ovvie smentite ufficiali del gruppo) i Manowar tentarono di approcciare un'audience più vasta possibile oltre i confini del genere da loro codificato (l'Epic Metal), con pezzi, anche se non proprio ammiccanti al mondo radiofonico, abbastanza easylistening (la già citata "Carry On" "Blow your Speaker", "Kingdome Come" etc. etc.).
Per ironia della sorte il combo americano riscosse molto più successo al momento del ritorno alle origini (dal 2002 in poi) , ed il fatto che nonostante i terribili difetti, sonori e non, citati sopra siano ancora "vivi", attivi ed incazzati sta li a dimostrarlo.
Non voglio essere frainteso però, sta raccolta nonostante sia più malleabile ad orecchie non allenate ai suoni degli "Uomini di Guerra" presenta in se ancora quelle caratteristiche che han fatto di loro il gruppo più odiato del Globo: Epicità forzata, Suoni Grezzi e Autoreferenzialità.
Le stesse caratteristiche hanno però poi catturato un gruppo (numerosissimo) di fans veramente devoti: si può quindi anche affermare che in quanto ad intensità siano anche tra i più amati del pianeta.
Una considerazione, assolutamente personale, me la permetto alla fine: i Manowar non potranno mai piacere ai non appassionati del genere e agli stessi sconsiglio questo disco, ai puristi invece chiedo la libertà di poter esprimere l?idea che il loro apice creativo è stato dall''87 al '92 e quindi di non disprezzare troppo la raccolta in questione.
Sperando di non aver troppo infastidito chi li ama (i loro fans) e chi li odia (il resto del mondo) rivendico il fatto che pur non apprezzandoli troppo, io, ai Manowar, voglio bene e spero che anche loro, nonostante io sia un infedele Maideniano, me ne vogliano...
Vita sia per il Falso che per il vero Metal!
Mo.
The Hell of Steel:
- Fighting the World
- Kings of Metal
- Demon's Whip
- Warrior's Prayer
- Defender
- Crown and the Ring
- Blow Your Speakers
- Metal Warriors
- Black Wind, Fire and Steel
- Hail and Kill
- Power of Thy Sword
- Herz Aus Stahl
- Kingdom Come
- Master of the Wind
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