Ad ogni azione esiste reazione inversamente proporzionale? 

Così le nostre due Robottine son arrivate al Terzo Album (in sette anni), prova notoriamente insidiosa soprattutto se si è reduci da due Signori Dischi come l'omonimo e "Get RID!" dove contaminazioni di Poppeggiante Punk andavano a cozzare armoniosamente (?) con terremoti elettronici.

Azione/Reazione: Diciamo la verità: Dee & Sue sono completamente scabinate (andandone fiere tra l'altro...) e probabilmente da sole combinerebbero incroci musical-anarchici al limite dell'ascoltabile...ma...

Eh si, c'è un ma, perché qui e in tutti i loro precedenti lavori, a scatenare la magia è un incrocio alchemico causato più per fissione che per fusione: una perfetta carica deflagrante tra il mondo irrazionale delle due di Liverpool ed il loro padre (techno)logico, quel Chris Corner, mente pensante e cuore battente dei progetti Sneaker Pimps e IAMX: così affascinante nella sua elettronica formale, così oscuro...così decadente.

Ovvio: detta così la cosa non sembra rassicurante ma, non temete, questo non è disco depresso, tutt'altro: Corner mette solo la sua abilità nel gestire le sintesi elettro in fase di produzione (e Dio se si sente!) e magari nel tracciare una strada sicura nelle adorabili testine bacate delle due dolci, che scrivono, suonano e cantano nel loro Stile: instabile, ma sta qui il fascino, tutto è caotico (anche se non si raggiungono i livelli di "disordine" sonoro dei primi due) e molto divertente, tra cori che si muovono tra i confini di un Rock ossessivo e riferimenti Pop (non si sa quanto seriamente loro mettono tra le loro influenze la Madonna di "Cercasi Susan Disperatamente").

Canzoni taglienti, in perfetto Stile Punk e testi di conseguenza irriverenti con il risultato di un dischetto assolutamente godibile e abbastanza cazzaro da soddisfare la nostra voglia di sbornie melodiche.

Sono nel Music Biz: per fortuna lo fanno a loro modo: poco seriamente (è un pregio), speriamo che Corner le preservi matte a lungo.

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