"Dici sempre le preghiere
Conti fino a dieci e
Preghi ancora che
Non tocchi a te
Decidere
Piangi fermo in tangenziale
Inseguivi una cazzata
Era splendida e dorata
Fresca e avvelenata
Ma il paese da affondare
Tutto intorno a t e ballare
Bestemmiando disprezzare
E riderci un po' su
E tu vuoi fare qualcosa che serva
E farlo prima che il tuo amore si perda
Non ti accorgi che se lo vuoi tu
Quel che valeva poi non vale più
Se ti han detto resta a casa
Vola basso non scocciare
Se disprezzi puoi comprare
Se vale tutto niente vale
Se non sai più se sei un uomo
Se hai paura di sbagliare
Se hai solo voglia di pensare
Che fra poco è primavera
Adesso fa qualcosa che serva
Che è anche per te se il tuo paese è una merda
C'è una strada in mezzo al niente
Piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu
Io voglio far qualcosa che serva
Dir la verità è un atto d'amore
Fatto per la nostra rabbia che muore"

(Afterhours)

Voglio chiarire immediatamente alcune cose (non per "ammorbidivi" nel momento di dare il voto a sta "recensione", sapete che a me poco importa di ste piccolezze, ma per correttezza verso tutti i DeBaseriani che magari perdono minuti preziosi del loro tempo per leggere le mie cazzatelle).

A) Io sono un fan storico degli Afterhours, li avrò visti in concerto almeno 50 volte ma purtroppo gli ultimi tre album non li sopporto e trovo che Agnelli (almeno pubblicamente) negli ultimi anni sia diventato abbastanza antipatico.

B) Sto scrivendo sta roba in un flusso di coscienza perciò potrebbe venir fuori alquanto "confusa"

C) "Il Paese  è Reale" per me è una canzone bellissima.

 

Cosa ha pensato cptgaio quando ha saputo che gli Afterhours andavano a Sanremo?

Riporto a sto proposito una mail, data 29 Gennaio 2009, che ho spedito ai miei amici (fan pure loro) alla notizia (la mail è vera, ho i testimoni...)

"Da qualche giorno è ufficiale, gli Afterhours parteciperanno al prossimo festival di Sanremo (vi risparmio i vari link, comunque la notizia sulla rete è data in abbondanza, basta che digitiate le due o tre parole chiave).

Ricordo un "litigio" di qualche anno fa con l'Ing. Kofee dove io dicevo, testualmente, che ormai Agnelli doveva rassegnarsi ad essere considerato "nazional popolare" e  la reazione dell' ing. che s'incazzava a morte...

Ora mica voglio dire che dopo tutto sto tempo questa sia la prova che c'avevo azzeccato ma quello che mi fa più sorridere è che a fianco della notizia sul web si trovano i commenti dei vari fan e la parola più usata è "tradimento". Non vorrei sembrare presuntuoso ma a me viene da pensare "minchia, certo che dal 2001 accorgersene solo al primo (ultimo?) innocuo capolino all'Ariston mi sembra da belli addormentati nel boschetto della mia e nostra fantasia..."

Mah, per fortuna che io sono uno che penso male a prescindere (quasi sempre, se serve) e la delusione (per quel che vale ora che abbiamo 30 anni e passa...) l'ho smaltita negli ultimi 96 mesi...ma ai piu' deboli tra i figli di Dio (uno a caso ve benissimo) chi ci penserà ora?

Ciao.

Mo."

 

Cosa pensa ora cptgaio dopo averli visti a Sanremo?

Mail agli stessi amici, datata 18 Febbraio 2009 (le definizioni e gli accostamenti sono puramente provocatori, non siate cattivi con me...)

"Ieri sera è partito Sanremo e finalmente dopo un paio di mesi di "previsioni" posso dare un giudizio.

Premetto che non fa scalpore l'eliminazione perchè si sa che l'Ariston punisce le proposte insolite (non tiratemi fuori Elio perche' "La Terra dei Cachi" era la canzone più alternativamente conformista della storia), infatti oltre ad Agnelli a lasciarci le penne è stata la terza canzone più bella proposta: quella di Tricarico (è stata eliminata anche la Zanicchi ma li era come sparar sulla Croce Rossa).

Parlavo di terza canzone piu' bella nel caso di Tricarico perche' al secondo posto metterei quella di Dolcenera e al primo quella spiazzante degli Afterhours: ascoltando,infatti,  le note de "Il Paese e' reale", stridente pastiche quasi postrock, la domanda da porsi è "ma perche' se Agnelli ha nelle corde ancora pezzi come questo son dieci anni che ci ammorba con nenie assurde?" e soprattutto "perche' presentarlo a Sanremo che sai benissimo non verra' mai capito?'" (ed infatti e' stato spedito a casa).

Facendo dietrologia mi verrebbe da pensare che Agnelli, uomo piu' potente dell'Indie nostrano, abbia voluto dimostrare a tutti i fan storici (e datati anagraficamente come il sottoscritto) che lui l'alternativo riesce ancora a farlo e che a Sanremo porta la canzone che piuù gli pare e piace, quando sappiamo che scriverne una sanremese non gli sarebbe stato così difficile (bastava un semiautoplagio di "Non e' per sempre" tanto chi se ne sarebbe accorto? Mario Luzzato Fegiz?).

Rimane una scelta strana: vai a Sanremo per avere un audience popolare e poi giochi a fare i June of '44...Manuel, Manuel, Manuel...

Mo."

Ora cptgaio cerca di fare il serio per una volta e vi dice cosa pensa ora...

Ho saputo che "Il Paese è Reale" finirà in una raccolta con pezzi presentati da altre realtà indipendenti italiane: ora credo che usare l'effetto traino (per quel che ancora vale) sanremese per "pubblicizzare" questa operazione sia una cosa abbastanza nobile (vedremo se ristamperanno "I Milanesi uccidono il Sabato" con il pezzo nuovo: quella sarebbe un pò meno nobile) e mi sembrano tanto palesi i motivi che non sto neanche a spiegarli ma voglio dire poche impressioni sulla canzone.

"Il Paese è Reale" mi ha fatto rivivere delle suggestioni che non provavo più almeno da dieci anni ascoltando qualcosa di Agnelli & Co.: il senso di sconfitta, l'amarezza davanti all'insuccesso delle nostre ribellioni, quella magnifica imperfezione formale che trovavo nelle stonature e nei difetti tecnici degli Afterhours che ormai mi sembravano irremediabilmente "riparati", la sincerità e l'essere quasi nudo davanti agli altri esseri umani...

...e credere ancora che la semplicità sia una virtù e non un difetto.

Non voglio giudicare "tecnicamente" il pezzo (non so più se sono in grado di farlo) ma posso dire che mi ha fatto ritrovare un amico.

E questo basta.

E ora mandatene a bomba (non metto l'emoticon dell'occhiolino...)

 

Mo.

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