N.d.A.: il "Recensore" assicura la sua ferma condanna contro qualsiasi forma di razzismo e discriminazione e la propria contrarietà verso qualsiasi regime dittatoriale e/o a sfondo di segregazione razziale del passato, del presente e del futuro . Chi legge questa "recensione" deve farlo tenendo conto del taglio volutamente ironico dato al testo. Grazie.

5 Germinale CCXXI

Nel 2008 i cinesi hanno organizzato la XXIX Olimpiade Moderna (che in realtà son state solo 27 ma agli umani piace contare anche quelle non disputate), gli americani hanno eletto il primo presidente di colore della loro storia (in totale il XLIVesimo della serie: che poi siano, in realtà, stati solo 43 perchè agli umani piace pure contare i doppioni è un'altra storia), Silvio Berlusconi ha iniziato il suo IV mandato come Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana (anche qui in realtà è ancora al primo ma agli umani piace pure pensare che, in questi anni, per qualche tempo non lo sia stato).

Quello che sto per dire non ha nulla a che fare con la contestualizzazione storica appena fatta.

Ieri, nello scantinato di un condominio milanese, le forze dell' "Ordine" (le virgolette non son per nulla polemiche) hanno trovato un "Albergo" specializzato in clientela, preferibilmente clandestina, cinese: i proprietari offrivano ad una sessantina di clienti dei mini appartamenti di 5-10 mt quadrati con servizi igienici (anche se sarebbe corretto parlare al singolare visto che ce n'era uno solo) comuni a prezzi che variavano dai 100 ai 200 Euri mensili. Tariffe che io ho trovato più che oneste, se rapportate con la media italiana: allo stesso modo devono averla pensata le maggiori testate (tele)giornalistiche italiane visto che la cosa a cui hanno dato maggior risalto è stato il fatto che l' "Hotel" non aveva le uscite di sicurezza a norma. D'altronde, si sa, uno mette su un albergo per clandestini nel centro di Milano ed è ovvio che la prima cosa di cui debba preoccuparsi sia mettere a norma il proprio esercizio...

Sempre ieri la Repubblica del Sud Africa ha rifiutato il visto d'ingresso al Dalai Lama che voleva partecipare alla conferenza di Premi Nobel per la Pace prevista nel 2010 come "contorno" ai Mondiali di Calcio: la Cina ha espresso il proprio apprezzamento. Vicino al Sud Africa l'ex "granaio del continente", lo Zimbabwe (ex Rhodesia), sta morendo di fame: questo stato era uno dei maggiori produttori di grano del mondo ed uno dei pochi paesi dell'Africa Sub-Sahariana con l'autosufficienza alimentare ma la politica anticolonialista del presidente Mugabe ha espropriato ai precedenti proprietari (bianchi) tutti i latifondi dandoli in mano ad amici, parenti etc. etc. con il risultato di farli fallire in pochi anni, per imperizia agricola, causando a catena prima la fame e poi epidemie (l'ultima di colera sembra in lieve miglioramento). Mugabe che negli anni '80 era considerato, dai vari sostenitori dei Diritti umani "fai da te", uno degli eroi dell'umanita' (per la sua politica anticolonialista, appunto) in contrapposizione con il "diavolo", che era il regime razzista del Sud Africa, ora esporta illegalmente capitali ad Hong-Kong (dal 1997 territorio a statuto speciale della Repubblica Popolare Cinese). Ricordo che agli occhi del Mondo Sud Africa e Zimbabwe hanno vinto entrambe la loro battaglia a difesa dei Diritti Umani. Comunque anche questo è stato abbastanza snobbato dai nostri Mass Media che di Africa hanno preferito solo parlare in merito alla conferma della condanna francese a riguardo del discorso "anti preservativo" tenuto dal Papa, la settimana scorsa, durante la visita ufficiale in Camerun.

D'altronde il cerchio si restringe: il Papa va parlare in Africa di cose che non conosce mentre al Dalai Lama l'Africa non concede di parlare di cose che conosce benissimo e secondo la logica della "meritocrazia inversa" che vige nel (ex) Bel Paese la presa di posizione francese (giuro che se rinasco voglio farlo a Nancy)  nei confronti di Benedetto XVI è "offensiva ed illogica" ed io aggiungo che è abbastanza illogico che i bravi cittadini milanesi non siano accorti prima dell' "Albergo", citato sopra, ma forse avevano scambiato quella moltitudine per una persona sola: si sa che i cinesi son tutti uguali a prima vista.
Chissà se il Dalai Lama (forzatamente di nazionalità cinese dal '49) avrebbe qualcosa in merito da dire su questo luogo comune: potremmo invitarlo a parlarne ma non chiediamolo a Raiset. Rischierebbe di non avere il Visto.

Noi italiani con gli altri esseri umani abbiamo in comune solo la difficoltà a numerare "romanamente" le sequenze.


Mo.(prostitutaintellettualemasolopernonessereunpeso)

 

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