La domanda "cosa è" è la domanda fondamentale in Filosofia?

E soprattutto, citando Derrida, pensare significa sul serio porre domande? 

Porre domande sulle domande sarebbe, invero, un bellissimo passatempo se la metafisica non ammorbasse da millenni la Filosofia.

No, no... Questo incipit fa schifo: ricomincio.

Quando a fine '800 venne commercializzata la Torre di Hanoi, per pubblicizzarla, la accostarono, inventandola di sana pianta, alla leggenda di alcuni monaci induisti impegnati a spostare su tre colonne 64 dischi secondo le regole della Torre:  al completamento del gioco sarebbe corrisposta la fine del mondo. Una Torre di Hanoi a 5 dischi, e tre colonne, esige un numero minimo di 31 spostamenti...

No, fa schifo pure questo: ricomincio.

La matematica non è il mio forte perciò comincio devo iniziare questa recensione con una definizione presa dal web: "Un algoritmo ricorsivo è un algoritmo espresso in termini di se stesso"...

Mmm...

C'era una volta un re, seduto su un sofà, che disse alla sua dama "raccontami una fiaba", la dama cominciò: "c'era una volta un re, seduto su un sofà, che disse alla sua dama, raccontami una fiaba, la dama cominciò..."

Questo è un sito dove la forma artistica più seguita è la musica quindi sarebbe stato più intrigante parlare di Mise en Abyme "discettando" sulla copertina di "Ummagumma" dei Pink Floyd ma, onestamente, trovo i cioccolatini Droste, molto più gustosi: lo so, mangio troppa cioccolata. Il "cadere nell'infinito" ha sempre affascinato l'essere umano e, nonostante i capricci metafisici, od il parlare di "niente", o peggio parlare di niente, è divertente scoprire come molte teorie scientifiche, tra le più accreditate tra i nostri coevi, descrivano l'universo, od il multiverso che dir si voglia, come un'enorme scatola di cioccolata Droste. Inutile dire che se le ipotesi fossero realmente materiali la cosa non mi spiacerebbe affatto ma, purtroppo, la forza di gravità, non quella di Newton ma quella del mio procedere grave tra le cose che sfuggono alle mie sinapsi cerebrali, mi impedisce di afferrare la vera natura, o quella che vogliono farmi passare come tale, anche se persino Don Rosa, nella mia infanzia, tentò di spiegarmi la potenza immaginifica che sta dietro al gioco delle scatole cinesi: così mi limito ad osservare questa suora che porta un vassoio con sopra una confezione Droste che raffigura una suora che porta un vassoio... e, detto, tra noi è un ottimo esempio di Pop Art diventato, ahimè, icona concettuale.

Ora mettetevi tra due specchi... e che DeBaser perdoni questo mio piccolo divertissement: avevo bisogno di leggerezza, pur parlando di cioccolato.

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