Dopo produzioni più o meno a tavolino ma che hanno portato, nonostante tutto, alla registrazione di dischi con la D maiuscola, Tori arriva al primo disco autoprodotto dopo essersi liberata del produttore (ed amante, tra l'altro) Eric Rosse. Boys for Pele è stato apprezzato da molti quanto affossato da altrettanti. Sicuramente l'album più anarchico (musicalmente parlando) di Tori, che, paradossalmente, quando guarda vicino al suo ombelico scrive i suoi brani migliori e che stavolta, tra clavicembali, spinette e pianoforte si avvale in 18 brani (poche cadute di stile nonostante i 70 minuti abbondanti) di drum machine, batteria e qualche schizzo di basso e chitarre in nemmeno un terzo del disco.

Pensato e ripensato, l'album comunque è coerente dal punto di vista musicale, anche se i testi sono sempre più criptici in alcuni episodi, salvo uscite allo scoperto inaspettate, come il primo singolo, Caught a Lite Sneeze, apertamente dedicato al suo ex produttore; imbarazzante da leggersi, come nei versi "Right on time you get closer and closer / call my name / but there's no way / to use that fame / rent your wife and kids today / maybe she will / caught a little sneeze", bellissima per le orecchie. Ma a parte Sneeze, che è il 7° brano in scaletta, non mancano altre gemme.
Soltanto l'apertura, con la dolcissima Horses e la più "crudele" Blood Roses (un ritornello come chickens gonna taste your meat farebbe impallidire anche la migliore PJ Harvey) che tra clavicembalo e campane tubulari è sicuramente uno dei brani migliori della rossa cantautrice. Arrivano drum machine solo al 4° brano-Professional Widow (ancora più bella se si pensa che è singolo!) e al 7°, mentre passano in rassegna piccolissime suite jazzy (Mr.Zebra) deliri di basso slappato e clavicembalo (Talula) e un paio di brani blues a full band (Little Amsterdam - In The Springtime of His Voodoo).

Coraggioso ed Ispirato. Forse il migliore di Tori, lontana dagli speciali di MTV e i passaggi facili per le radio.
Fa un baffo alla Atlantic, che, preoccupata dalle vendite del disco, ha ristampato da tempo l'album con due orrendi remix che simpatizzavano nelle chart UK.

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