Deloran, una macchina del tempo che spara le vostre sinapsi direttamente alla fine degli anni '80 quando, d'estate, Ibiza diventava magicamente il centro del mondo...

Sì lo so questa mia affermazione è decisamente paracula e stupida, però mi pareva suggestiva e divertente e non ho resistito. Fra l'altro come avrei potuto resistere al paragone balearico con un gruppo che viene dalla Spagna (fra l'altro dai Paesi Baschi, a Nord, un posto che c'entra una mazza con le Baleari) e fa musica elettronica ballabilissima? Però, vabbè, sono un paraculo altresì perché non ci sono nemmeno mai stato da quelle parti e tantomeno so che tipo di musica ci vada per la maggiore.

Tuttavia, nella mia immaginazione sogno che quei posti, quelle spiagge calienti, quei club enormi e colorati, quelle luci dei dj-set sulla spiaggia, quei colori di enormi cocktails profumati suonino proprio come questo disco.

Subiza (dal nome del paese della Navarra dove è stato registrato) non è un semplice disco di leggera musica elettro-pop-dance-indie (il paragone più prossimo sono i Vampire Weekend più elettronici) bensì è una straordinaria raccolta di suggestioni esotiche: freschissime coloriture di synth, melodie zuccherose, flussi canalizzatori per le vostre chiappe, percussioni crescenti e liberatorie, gioiose vocine riprocessate, versi di gabbiani che si stagliano su un tramonto sonoro da urlo...

E' una musica cristallina, come uno splendido mare tropicale in cui tuffarsi a bomba per schizzare la nostra gioia contagiosa. E' un'opera molto omogenea, sì, ed è questa la sua forza, dall'inizio alla fine non c'è un solo calo di ritmo: basta pigiare il tasto "repeat" e siete in paradiso. Anche se non state ballando, vi potete sdraiare e chiudere gli occhi per seguire le belle trame sonore pluristratificate e immaginare di non stare da soli nella vostra cameretta ma su uno yacht con un/a figo/a sudaticcio/a da urlo al vostro fianco.

Provare per credere: questo disco vi porta nella Ibiza della vostra mente che credo sia sicuramente più bella, economica e priva di malattia veneree di quella vera. E come potrebbe essere altrimenti con titoli che sono tutto un programma come "Endless Sunset", "Warmer Places", "Simple Graces", "Real Love", ecc. 

Però, certo, se lo ascoltate in una situazione poco allegra (tipo a lavoro dopo le ferie, con il condizionatore rotto) proverete la spiacevole senzazione che qualcuno si stia divertendo alle vostre spalle... però chissenefrega: d'estate questo è sicuramente il miglior album che vi possiate portare in vacanza.

Orsù, affrettatevi, zompate in questa speciale Delorean DMC-12 potenziata al plutonio con i suoi 1.21 Gigawatt di sballo danzereccio, che la bella stagione incombe!

 

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