Questa è una recensione abbastanza inutile perché tratta di qualcosa che, se non introvabile (ne esistono ancora copie in qualche biblioteca e da qualche collezionista, come il sottoscritto), è, decisamente, di difficile reperibilità. Oltre a questo non si tratta di fumetti (almeno nel senso classico del termine) ma solamente di libri illustrati (anche se l'autore dei disegni, che è pure il curatore dell'opera, proviene dal mondo dei "balloons").

Perché parlarne allora?

Beh, perché mi va no? So che non è una buona motivazione ma per farmi perdonare cercherò di non essere tassonomico e "palloso" come al solito... (ma purtroppo per voi non rinuncerò a raccontarvi i fattacci miei!)

Tra le cose che ricordo più volentieri della mia infanzia c'erano i regali che ricevevo da zii e nonni (i genitori erano troppo immedesimati nella funzione educativa per cedere troppo...) e siccome ero già da piccolo un rompiscatole precisino la maggior parte erano libri et similia...

Non che mi lamentassi, per carità: mi facevano felice. Ovviamente erano tutti per l'infanzia ma, quasi, tutti di tipo divulgativo (storie e fumetti cominciai presto a procurarmeli da solo): storia, geografia, scienze e soprattutto animali. Inutile dire che conservo tutto ancora gelosamente e, spesso, mi trovo a sfogliarli (forse per cercare emozioni mai del tutto sopite) e quelli a cui son più affezionato sono quelli appartenenti alla collana di cui sto per parlare.

"Guarda e scopri gli animali" è una serie di volumi "brossurati" e illustrati pubblicati dalla (credo defunta) AMZ editrice tra il '66 e il '72: in tutto sono 22 divisi per tema (10 sugli animali europei, divisi per ambiente, 5 su quelli degli altri continenti, 2 su quelli della preistoria, 1 su quelli "in pericolo", 2 sui cuccioli e sui piccoli, e, non chiedetemi perché, 2 sui cavalli).

Ogni volume comincia con delle pagine introduttive che spiegano le caratteristiche generali dell'ambiente, continente, tipologia di cui "parla" (nei volumi dei continenti bellissime sono le carte geografiche che collocano le varie specie nelle loro zone d'appartenenza) per poi illustrare una alla volta le creature più significative. Due le pagine dedicate ognuna: la prima con un bel disegno (quasi) a tutta pagina, con un breve testo introduttivo, una piccola scheda dedicata all'alimentazione e un paio di curiosità (del tipo caratteristiche fisiche e/o comportamentali interessanti), la seconda con una serie di tavole a disegni (con didascalie "ai piedi") che illustrano i momenti "topici" della vita dell'animale preso in considerazione. I volumi dedicati a specie in pericolo, cuccioli e cavalli invece hanno un'impostazione più classica, lineare e meno didascalica, quelli sulle creature preistoriche hanno delle lunghe sezioni introduttive che spiegano la Teoria dell'Evoluzione e il passare delle ere geo e zoologiche.

Ovviamente sono presenti certe ingenuità che sono state smentite da zoologi ed etologi nel corso degli anni (la prima che mi viene in mente è sull'effettiva pericolosità dei piranha) soprattutto per quel che riguarda le "lucertole tonanti" le cui scoperte scientifiche, a riguardo, hanno fatto enormi progressi negli ultimi 40 anni, ma lo scopo educativo (soprattutto per quel che riguarda il rispetto per la natura) è rimasto attuale e integro.

La cosa che però da maggior valore all'opera sono le meravigliose tavole di Rinaldo D'Ami, sufficientemente realistiche senza, però, rinunciare ad uno stile semplice adatto a giovani e giovanissimi (indicativamente la collana era consigliata dai 7 ai 10 anni).

Credo che se la mia generazione è stata la prima a crescere con una certa coscienza ecologista lo si debba anche a iniziative come queste (che in Italia furono tra le prime ad essere edite) che mostravano la "natura" come un ambiente certo diverso ma in stretta simbiosi e reciproca dipendenza con il mondo umano e con un approccio scientifico serio e documentato.

Un affetto ben motivato insomma mi lega a queste pagine: spero perdonerete l'amarcord.

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