12 Agosto 2011, Terra

Non mi sento troppo bene ma neppure i volti delle altre persone mi sembrano brillare nella gioia.

L'unica consolazione è che il genere umano (se evita l'autodistruzione) è destinato ad un progressivo miglioramento del proprio status.

Ma credo che noi non riusciremo a vederne neppure l'alba.

"Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie"

(G. Ungaretti, Bosco di Courton, Francia, 1918. "LAllegria", 1931)

"Soldati" fu scritta alla fine del primo conflitto mondiale e fa parte di una raccolta che rappresenta (come dice lo stesso autore) un'autobiografia. Il senso è palese: rappresenta la precarietà della vita dei soldati in guerra. In senso lato si può trasferire all'umanità, in generale, e a quella battaglia che è la vita. La metrica aggressiva nel suo minimalismo è perfetta nell'immaginare e nell'immaginarsi il dolore, la compassione ed il senso di abbandono.

Tutto il resto è lasciato a chi legge (pure nel cercare segnali di rinascita).

Mo.

Carico i commenti... con calma