Un docu-film sincero e poetico dove ritroviamo un "Vasco-prima-maniera" animato da slanci giovanilistici lodevoli e pieni di buone intenzioni.

Un film di montaggio, dove un Vasco narrante ci parla della sua infanzia e ci fa rivivere le sagre di paese, le prime esperienze con la musica e l'avvento a Zocca (paesino sperso nelle montagne modenesi, quasi co-protagonista dell'intero film) della prima radio indipendente. Un ritratto poetico e a tratti commovente, con interviste dirette a tutti coloro che hanno conosciuto bene il piccolo Vasco, discolo e già sciupafemmine, a cominciare dalla madre Novella Rossi per sentire le voci dei suoi amici d'infanzia a cui ancora sembra legatissimo (a sentir loro...).

Il Vasco di "Ma cosa vuoi che sia una canzone", album d'esordio del 1978 fino allo straordinario successo sanremese di "Vita Spericolata". Certo, questo era UN ALTRO Vasco... il Vasco degli esordi, con la sua carica di ribellione sincera, un po' naif e fuori dagli schemi per i canoni di allora. Non questo vecchio miliardario iperpompato, pieno di sé che sentiamo cantare oggi, nel 2014, atteggiarsi come fosse un Papa e seguito da migliaia di fans-pecoroni pronti a sorbirsi parole sempre più banali e scontate, condite di "qua... e là... ehhh...".

Un film, se vogliamo "molto ruffiano" che ci dipinge un cantautore/rockers più ingenuo e sincero di quello che in realtà deve essere davvero, dietro le quinte e lontano dai riflettori dei media. Un film però "sincero" da parte dei due giovani registi esordienti che si sono trovati a montare un sacco di materiale più o meno inedito che ci restituiscono un Vasco rossi "diverso": sicuramente più genuino e vero.

Il Vasco che scoprii anch'io nel 1979 quando per la prima volta ascoltai "Susanna è una bambina tutta colorata" e rimasi folgorato da questa voce "diversa", non impostata, sgraziata e molto spontanea. Un primo amore che durò qualche anno per poi abbandonarlo proprio dopo il successo di Vita Spericolata...

L'ho guardato volentieri, come si guarda un vecchio album di fotografie ingiallite dal tempo. Giusto a ricordarci come il tempo fa invecchiare tutto e tutti. E quando si invecchia, aimè, si diventa tutti più cinici, stronzi, opportunisti e "furbetti": esattamente come il Vasco di oggi.

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