E finalmente, alla quarta recensione arrivò l'inedito! Dopo due pluridoppioni e una quasi novità, stavolta per stupirvi tiro fuori un disco ancor più sconosciuto del precedente "Immense Intense Suspense". Sì, parliamo sempre di loro, i Phlebotomized, veri geni incompresi del panorama metal mondiale! Ma è inutile cercare similitudini tra quest'opera e il capolavoro precedente, perchè ve ne sono pochissime. SkyContact è un disco dal sapore vagamente psichedelico, in cui le parti death vengono ridotte all'osso a favore di soluzioni intriganti, originali, spiazzanti.

Già l'iniziale "StoleShowSoul", preceduta dalla ghost-track strumentale "Dizz-Tance"(stupenda) , ci proietta su livelli di assoluta eccellenza:il pezzo parte in maniera aggressiva, quasi fosse una qualsiasi canzone death metal. Ma cambia continuamente ritmo, passando da parti più dolci ad altre più dure, lasciando letteralmente basito l'ascoltatore. Ancora meglio "Achin", soprattutto quando, in seguito ad una parte piena di effetti psichedelici, entrano in gioco prima la chitarra acustica con un dolce arpeggio e poi l'elettrica per uno splendido assolo, prima del finale affidato ad un riffing pesante ed ossessivo:capolavoro assoluto. La strumentale "Sometimes" prosegue su questa scia, e si pone sicuramente come uno dei pezzi più riusciti di un disco immenso. "I Lost My Cookies In The Disco", che contiene elementi progressive, hardcore punk e death metal, è la canzone più estrema del disco. Su questo pezzo l'unica cosa che mi sento di dire è:ascoltatelo, cazzo. "A Cry In July" apre una suite in quattro parti.Altro pezzo eccellente, corredato dal miglior assolo di tutto il disco. Assolutamente fantastiche sono "Never Lose You Hope" e "Imagine This". Consapevole che non tutti proviamo le stesse sensazioni ascoltando un pezzo e che la bellezza non è sogettiva(sennò sai che palle) mi sento di dire che le emozioni che mi provocano queste due canzoni non le provo molto spesso quando ascolto un disco. Chiusura per "Out Of You", canzone completamente acustica, che all'inizio potrebbe ricordare "Gone"(canzone finale del precedente disco), solo che poi non arriva nessun finale a sorpresa e si finisce per rimanere un po' delusi.

Questo è un disco che consiglio a tutti gli amanti delle sonorità complicate, ma anche a chi vuole ascoltare qualcosa di diverso e non molto conosciuto(talmente poco conosciuto che non c'è nemmeno su Debaser :D).Sebbene io consideri questo disco inferiore al suo predecessore, si tratta comunque di un autentico capolavoro. Questa band meritava una carriera meravigliosa. Ma non sempre la felicità corrisponde al merito.Lo diceva anche Kant, perdio.

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