I Burden Is Burning sono i nuovi arrivati in una scena – quella metalcore italiana – che oggigiorno annovera un numero spropositato di adepti. Ciò nonostante i Nostri hanno energia e voglia di fare in corpo, caratteristiche queste che hanno permesso loro di arrivare alla pubblicazione dell’EP d’esordio “Make us live” a meno di un anno dalla loro nascita. La nuova ondata US (quella capitanata da Miss May I, Attack Attack, Attila…) ha dato loro molti imput stilistici, dalla scelta dei suoni (pompati all’inverosimile) al modo in cui interpretare vocalmente i brani (divisi tra melodico, screamo e growl), portandoli a essere da subito se non alla pari di molti colleghi nazionali perlomeno nelle vicinanze.

I cinque brani di questo “Make us live” sono la perfetta rappresentanza di cosa va per la maggiore Oltreoceano, sound dirompente, attacco vocale frontale e per finire – come già detto – una produzione in studio curata nei minimi dettagli. Tutto bene insomma, ma ciò che però sembra mancare in questo momento ai Burden Is Burning è il coraggio: nello svolgere il compitino sono senza ombra di dubbio molto bravi, ma breakdown, inserti electro e la maggior parte delle soluzioni adottate sono venute allo scoperto anni or sono, non certo oggi. Se musicalmente questo mini ha il suo perché (escluso forse il robusto utilizzo di breakdown, che alla lunga potrebbe quasi sfiancare), ciò su cui bisognerà lavorare sodo in vista dell’esordio discografico è la sezione vocale e nello specifico sui melodici, la parte più debole delle tre. Growl e screamo viaggiano su livelli decisamente alti, il pulito – invece – fatica a emergere, cosa preoccupante dato il fatto che proprio su di esso sono incentrate le parti centrali dei brani.

In conclusione ci troviamo di fronte a un mini e una band in piena fase di crescita (come logico che sia), con luci e ombre al seguito. Attendiamo quindi l’album vero e proprio per farci un’idea più realistica ed esaustiva sul progetto.

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