Ecco un altro artista ingiustamente dimenticato dal mondo discografico Goran Kuzminac, di origini jugoslave, si trasferisce in Italia ancora bambino, e presto entra a far parte del mondo della musica imparando, da autodidatta, una tecnica di finger-picking chitarristico che lo porterà presto a conoscenze importanti (Francesco de Gregori, Antonello Venditti, Ron, Lucio Dalla) e a suonare nei dischi dei colleghi. Apprezzatissimo da colleghi e critica per il suo particolare stile strumentale, arriverà a pubblicare il suo primo album, appunto "Ehi ci stai" nel 1980.

Il disco, che si fa notare per la superba tecnica strumentale e per le raffinate doti vocali di Goran, contiene alcuni momenti di assoluto valore, che arrivano anche al grande pubblico, soprattutto grazie alla title-track, un divertito e divertente tentativo di abbordare una donna (chissà se sarà poi andato a segno?), chiedendole, appunto, "Ehi, ci stai?", una canzone protagonista anche del festivalbar di quell'anno.
"Stasera l'aria è fresca" è un gioiellino pop-rock di grande spessore, dove la chitarra acustica di Goran risplende in tutta la sua bellezza, "Margherita si sposa" è un altro momento divertito e leggero, con una raffinatezza di fondo che non può lasciare indifferenti, con "Marciapiedi" Kuzminac dimostra di saperci fare anche nel rock più orientato verso il blues, "Tempo" è una di quelle canzoni di cui gli amanti del cantautorato italiano possono fare a meno solo se non la hanno mai sentita. Un pezzo dolce e sinuoso, che punta dritto al cuore e di cui è difficile dimenticarsi. Gli altri pezzi si mantengono su una buona misura strumentale e stilistica.

L'anno dopo Goran si imbarca in un lungo tour di quasi un anno con Ron e Ivan Graziani (con cui scrive il pezzo "Canzone senza inganni") e nel 1982 pubblica "Prove di volo" (con la sua canzone che viene considerata più bella, "Stella del nord"). Poi, gradatamente, si distacca dal mondo discografico che conta, preferendo una tranquilla vita da (ottimo) compositore di colonne sonore e di musiche per la TV. Si ritira in Trentino e, salvo qualche rara apparizione televisiva nei remakes ("Meteore", ecc.) sarà sempre difficoltoso avere notizie di lui. I rari dischi sono autoprodotti e, come sappiamo, in questi casi è difficile avere recensioni e spinte importanti. Uno dei tanti mali del mondo discografico italiano, purtroppo.

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