La prima volta che ho sentito questo cd avevo capito che qualcosa nel sound dei Dream Theater, almeno per questo disco, era cambiato.

Il disco non seguiva un unico filone intervallato da canzoni molto pacate, ma spaziava letteralmente tra moltissimi generi musicali.È così che rilassandosi e chiudendo gli occhi si sente la melodica "Regression", due minuti di chitarra dolce e passionale. Neanche il tempo però di rilassarsi che parte "Overture 1928" e subito dopo "Strange Deja Vu". Canzoni con lo stesso sound e tema ricorrente, aggressive, ma con un filo tanto logico quanto espressivo. E così si arriva a "Throught My Words", dolce preludio alla bella "Fatal Tragedy". Fino ad ora il cd è magnifico e quella che per ora mi è rimasta più impressa è la terza traccia. "Beyond This Life" è una canzone alla "Images And Words", a dir poco graffiante e affascinante. Arriva poi "Through Her Eyes", primo singolo dell'album, splendida, ma molto più bella dal vivo come dimostra il DVD "Scenes From New York". "Home" è una canzone di 13 minuti inizialmente orientaleggiante, dove, assieme a "The Dance Of Eternety", i quattro musicisti mostrano le proprie doti tecniche. Arriva poi "One Last Time", canzone molto bella, dove colpisce sopratutto il ritornello. Si arriva così a "The Spirit Carries On", la vera perla del cd di cui mi sono subito innamorato. È splendida non solo la canzone, dal grande impatto emotivo, ma anche le parole sono profonde e con un grande significato. "Finally Free" è il brano che conclude l'album, dove viene ripreso il motivetto di "One Last Time" nella parte centrale.

Questo album, (anche se parlare di album è riduttivo poiché si tratta di una vera e propria opera divisa in atti) coinvolge dall'inizio alla fine, scorre via leggero, senza intoppi. È un album emozionante, una perla nel panorama musicale mondiale.

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