Già da un po’ di tempo non usciva un nuovo cd di Francesco Baccini e con ingenuità credevo che aver cantato insieme a Fabrizio De André, nell’ormai lontano 1990, l’orgoglio di una città in red and blue potesse farlo sentire talmente fiero da sfiorare lo snobismo. Invece, una sera me lo ritrovo su Raidue ad imbastire una finta telenovela con la finta ingenua Dolcenera… sic! Eppure, prima di tutti gli altri, Baccini in un disco aveva sarcasticamente fatto i nomi e cognomi, denunciando con sagace ironia un trito e ritrito conformismo dei cantautori senza coraggio divenuti schiavi delle rime troppo facili.
Adesso, si ritrova addirittura a cantare canzoni d’altri, segno evidente che sotto questo sole le idee si sono squagliate! Sicuramente, Baccini aveva scritto le nuove (nuove?!) canzoni ben prima di imbarcarsi nel reality, ma non si è mica perso là nella music farm, aveva già comunque dimenticato il gusto dell’azzardo in quegli apparenti nonsensi melodici che gli avevano regalato il successo. Chi non ha ascoltato i dischi precedenti, apprezzandoli e amandone quel gusto divertito e divertente di metter insieme in serissima allegria musica e parole, in STASERA TEATRO! (Emi Music) potrebbe anche scoprire un Baccini estroverso e strafottente, o un menestrello romantico che canta d’amore come se ti amo e non lo sai, o un composto giullare a non prendersi mai sul serio. Invece, le canzoni a sua firma di quest’album sono davvero tutte banali e scontate, niente a che vedere con il passato: forse sarebbe stato meglio se fosse andato davvero a vivere in Norvegia!
Purtroppo, Baccini cantautore non esiste più ed ora si ritrova a fare il karaoke di se stesso, in una noia e una piattezza infinita… anzi per fortuna brevissima, poco più di trenta minuti.
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