"Music from the old world, the new world and another world" 

Se decidete di intraprendere questo viaggio, lasciatevi tutto alle spalle. Fuggite dal frastuono delle città e dalla finta bellezza delle campagne. Dirigetevi verso il Segreto Sud.

Già, il Segreto Sud... Girano strane voci su quel posto. Si dice che sia un luogo molto pericoloso. Potreste trovarvi tre strani individui intenti a tessere delicate trame folk e country, come se l'unico scopo della loro vita sia quello di rendere meno doloroso il cammino dei loro simili. Potreste trovarvi uno strano vagabondo intento a guardare al passato e al futuro con speranza ("Wayfaring Stranger"), sorretto unicamente dal suo mandolino. Potreste trovarvi la preghiera di "Clogger", con lo spettro di Neil Young a benedire le menti che l'hanno partorita. Potreste rimanere folgorati dalla bellezza disarmante di "Splinters", dalla sua chitarra e dalla potenza abbagliante delle parole ("He is no man's opinion, He is truth divine"). Ci sono anche "Cinder Alley", "Burning Bush", il caro vecchio Bob elevato, se possibile, ad una dimensione superiore ("Nobody 'Cept You"); ma le lacrime cominciano a scendere, e non me la sento di continuare ad inoltrarmi negli struggenti meandri del Segreto Sud. Non ora. Non serve.

Se decidete di intraprendere questo viaggio, lasciatevi tutto alle spalle. Fuggite dal frastuono delle città e dalla finta bellezza delle campagne. Dirigetevi verso il Segreto Sud. Ascoltate. E ascendete.

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