Questo disco... questo disco é Dio strafatto di Oxy che fa giochetti sadomaso con una nigeriana in uno scantinato di Atlanta alle due del mattino.

Che poi é facile, se Metro Boomin vuole qualcosa in più, TU GLIELA DAI, punto. Vuole la tua anima? Tu gliela dai e se é il caso, gli dai pure quelle dei tuoi amici e parenti.

Atlanta é malvagia, il corpo di un tossico che nelle vene (ovvero le strade) si inietta tanta di quella merda da poterci concimare tutto il Nevada.

E 21 queste cose le sa bene: nato come uno spacciatore stronzo nel buco di culo più merdoso di sempre, tossicodipendente bastardo, perde il suo migliore amico in una sparatoria. Lui ne esce indenne, in qualche modo e decide di cambiare vita.

Modalità: Selvaggio

Metro Boomin é un pazzo, prende i vari campioni con precisione chirurgica, li rallenta e ci sbatte sopra i suoi bassi, pesanti come macigni. Ritmi lenti, che si trascinano stanchi, permeati da un' atmosfera cupa, onirica, allucinata.

ATMOSFERA

Sopra questi suoni, Savage ci spalma il suo rap narcotizzato, sussurrato: ciò che viene a crearsi é un lungo dialogo tra flow e beat, che si fondono, diventando un tutt'uno.

Vocabolario ridotto (BITCH e NIGGA sono le parole più utilizzate), un milione di riferimenti alla droga, arroganza grottesca e tonnellate di pulp. Il resoconto di uno spacciatore tossicodipendente che ha visto la morte in faccia. Un disco crudele, violento.

<< Eeeh ok, ma la Trap?>>

Passa anche per questo disco, sotto effetto di codeina e oppiacei.

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