“Welcome” è un atto di amore.
Amore del polistrumentista salernitano Vincenzo Lardo (in arte 240bpm),,per la musica in generale, e per i Pink Floyd in particolare.
Le sonorità del disco richiamano indiscutibilmente quelle dei capolavori floydiani. Ciò nonostante vive di vita propria, senza mai scadere nella banale coverizzazione (mi si passi il termine).
E’ originale, fresco, mai banale, orecchiabile ed al passo coi tempi; eppure ben radicato nel solco della tradizione tracciato dai grandi classici dei Pink Floyd
Sembra quasi che l’autore abbia chiamato il gruppo inglese a suonare i suoi brani originali, ed il gruppo abbia risposto con entusiasmo e dedizione. E magari Alan Parsons ha dato una mano con i suoni, tanto è registrato bene.
Concedete un po' del vostro tempo all’ascolto di “Welcome”, magari in cuffia o come spesso faccio io in auto. Lo riascolterete più e più volte, garantito.
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