E' il febbraio dell'anno 2000 quando quattro amici di Escatawpa, Missisipi, pubblicano il loro primo album. Il gruppo in questione si chiama 3 Doors Down e l'album è "The Better Life".

La formazione originaria dei 3DD fa capo al cantante (e inusualmente pure batterista, in studio) Brad Arnold seguito dai due chitarristi, Matt Roberts e Chris Henderson, e il bassista, Todd Harrel.

La canzone che meglio ricorda i 3 Doors Down di "The Better Life" è senza dubbio il singolo di esordio "Kryptonite": la canzone inizia con un leggero arpeggio di chitarre per poi sfociare in un energico ritornello dalle chitarre distorte. Il testo di questa track é d'ispirazione fumettistica visto che parla di un non precisato Superman... simpatico il gioco di parole nella pronuncia tra "Kryptonite", (la criptonite), e "crypto night", che significa essere nascosti dalla notte.

Se "Kryptonite" é un crescendo di melodica energia altri brani come "Life On My Own"e "By my side" sono travolgenti sin dall'inizio soprattutto "By my side" sicuramente tra le più belle songs dell'album con un Arnold preciso e la coppia di chitarristi in grande spolvero: forse la canzone più tecnica dell'album.

Vi sono poi brani che convincono, sì, ma fino ad un certo punto come le ritmate, ben suonate e ben cantate "Smack"e "Better Life" ma assai monotone mentre "So I Need You" e "Not Enough" miscelano piacevolmente sonorità più energiche alle altre più melodiche facendosi ascoltare ma senza lasciare il segno.

"The better life" è un album abbastanza eterogeneo come dimostra "Be Like That", la  "pecora nera" dell'LP poiché é l'unica ballata romantica vicina al pop. Questo brano ha riscosso un buon successo accompagnando il film "American Pie 2": una canzone resa interessante dalla bella voce quasi sussurrata di Arnold e dall'arrangiamento di violini nella parte finale.

"Down Poison" rappresenta il vero punto debole dell'album giacché non è né carne né pesce: né melodica, né tecnica, né energica e neppure ben cantata da Arnold il quale si rifà alla grande in "Loser" e "Duck And Run".

In queste due canzoni il cantante-batterista sfodera una voce da un tono un po' cupo, triste, arrabbiato, disperato e talvolta quasi piangente, come in "Loser" caratterizzata da un azzeccato intermezzo metal nella parte centrale della canzone, e come in "Duck and Run" dove spiccano grintosi accompagnamenti di chitarre che rendono le strofe più forti del ritornello.

Questi sono i 3 Doors Down, una band che non ha portato niente di nuovo nel rock ma ha ben applicato gli insegnamenti dell'era post grunge con cuore e tecnica. In futuro i ragazzi del Minnesota tenderanno a commercializzare il loro sound senza però snaturarsi o banalizzarsi, a differenza dei cugini canadesi Nickelback.

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