Suadenti, spaziali, ellittici, sovraccarichi e necessari a loro modo, i 35007 sottopongono nuovamente la sensibilità di chi volesse affrontarli ad un viaggio siderale che chiede ai naviganti compartecipazione ed abbandono, nient'altro.

Attivi ormai dalla metà degli anni '90 gli olandesi 35007 (Loose) portano avanti una ricerca stilistica impossibile da accomunare ad altre esperienze, in una mescolanza personalissima di suggestioni psichedeliche da iperspazio e sonorità dal sapore più prettamente heavy. Ma in questo "Phase V" sembrano aver assottigliato i toni abbandonando le asperità più spigolose dei dischi passati e liquefacendo i loro brani in lunghi excursus sonori di rock psichedelico completamente strumentale in cui la sezione ritmica si impone come propulsore, dettando di volta in volta cordinate e pulsazioni, battiti assecondati e portati al decollo dalle chitarre. Una nuova disposizione di ricerca che rende il suono dei 35007 molto più astratto e morbido, slegato dalla verbosità hard dei precedenti lavori e se possibile ancora più raffinato ed impreziosito di piccole variazioni melodiche luminose. La potenza evocativa di 6 brani legati tra loro ed intitolati con semplici segnalazioni di coppie numeriche ("20 09", "44 05") come tranci di musica senza tempo, tappe di un unico viaggio sospeso: un affresco sonoro di altissima raffinatezza compositiva. Dischi così in giro non se ne trovano molti, davvero.
Synth, multi-effetti in delay, organi hammond, tappeti liquidi di tastiere quasar e chitarre elettriche sature che volano insieme, lasciando nello spazio stellare scie color viola scuro: una robotica retrofuturista fatta di suondscapes in cui gli scambi di suono tagliano il tempo e impongono vibrazioni continue, movimenti perpetui di suoni nell'aria.

Un disco affascinantissimo perché concepito come un esperimento di espansione neuropercettiva e sensoriale, una "matematica dell'audibile" che tocca la musica e la stimolazione all'immaginario che la musica implica, stringendole in sinergia.

Un pezzo di risonanza acustica del cosmo, è qui.

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