Parlare di un EP di poche tracce non è mai cosa semplice, specie se ti trovi dinnanzi a una band giovane che deve ancora trovare una sua collocazione stilistica. I 4 Season sono il classico gruppo composto da teenager cresciuti con Blink 182 e il sound della California nel sound, caratteristiche che hanno cercato in qualche modo di includere nel proprio DNA riuscendoci solo in parte. “Sit Of Shame” è infatti quello che potremmo definire un lavoro a metà strada, ancora grezzo sotto molti aspetti e abbastanza standard nell’interpretazione.
Che il trio conosca il tipo di musica proposta è sicuramente un dato di fatto vista la capacità di interpretare bene ritmi e suoni tipici, ma ciò che sembra latitare – ed è sicuramente un fattore importante sul quale riflettere - è la personalità. In chiave pop-punk si è detto tutto e questo è chiaro, ma dall’interpretare alla lettera ciò che fanno All Time Low e Ataris all’essere una band con un suo stile beh il passo da fare è decisamente lungo. Non è certo un caso che il brano che più attira l’attenzione dei cinque contenuti in “Sit Of Shame” sia il più lento, vale a dire “Sick Love”, unico esempio nel quale la band ci ha messo veramente del suo.
Perché diciamocela tutta: suonare a velocità fotoniche e muoversi su quei due tre giri di chitarra che fanno tanto alternative sono capaci tutti (o quasi), il difficile in questi generi musicali è dare un’identità al prodotto, cosa che i 4 Season al momento non sono riusciti a donare. Trattandosi di un breve punto di partenza in attesa del disco d’esordio non ci rimane altro da fare che consigliare ai ragazzi uno studio attento di quanto fatto sinora e soprattutto di non avere timore di osare. Più si osa e più si mostrano gli attributi, specie in generi easy listening come il pop-punk.
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