Giravo il mio negozio di fiducia, quando tra allegre famigliuole sperpera stipendi fra Fifa 2009 e giochi di Wrestling per il viziato figliuolo, comitive di bimbette che sbavano sullo scaffale dei Tokio Hotel, e i soliti pallosi metallers, che dibattono su quanto sia morente e brrrrrrutale quella nuova copertina del sodalizio black neomelodic metal tra Burzum e Mario Merola, mi salta all'occhio "Two Pages", una perla che comperai in musicassetta già 10 anni orsono, e che a dir la verità possedevo anche su un innocente rar prelevato con l'animale da soma. Ma io sto disco lo voglio originale, sticazzi della pirateria, (voi dovete sentirlo, no dovete troppo sentirlo (cit.), parola del sommo Yosif). Con un occhio do un occhiata al prezzo, 11.90, good, con l'altro osservo con un qual certo ribrezzo i metallari che adesso stanno discutendo del vorticoso ultratecnico e violentissimo-madò-cè-dai-aò-senti-che-ferocia- assolo di Fear Offf De Monnezz', faccio spallucce, provando ancora più pena e compatimento, ammiro brillare la misteriosa e affascinante copertina cubica del disco che ho tra le mani, mi dirigo dal panzuto cassiere (mai che ci fosse una di quelle MILF che girano su iuporn), lo saluto e con un altra dose di disprezzo misto a curiosità do un ultima occhiata ai metalkid dello scaffale accanto, ora dissolti stanno sul disco dei Cannibal Corpse : "brutal burzum metal speed power death church mistress tomb mutilated kill truzz pain blood burrrrp" sono le uniche frasi che mi giungono udibili, trattengo i conati di vomito e mi avvio sulla via di casa, consapevole di poter riascoltare il disco senza i vintageosi fruscii di quella cassettina comperata a suo tempo da chissà quale emigrato.

Il quadretto natalizio si chiude, ecco farsi largo l'imponente opera "Two Pages", album '98 targato 4 Hero, quartetto di valorosi dj-producer-musicisti londinesi, tra i maggiori esponenti del movimento d'n'b nel periodo pre-two pages; è difatti con questo album che i nostri decidono di rinnovarsi, optando per un restyling dal fresco sapore soul e raffinato, adesso si lasciano alle spalle il passato casinista dei primi anni 90, ed esplorano nuove sinuose sonorità, nuove sperimentazioni sonore, nuove ritmiche, il risultato è a dir poco eccelso.

L'album è presente in due versioni, una doppia speciale (pages one + pages two, da qui il titolo del lavoro) ed una "single edition" dove ballano soltanto una cinquina di pezzi, ma dove il concetto "2 pagine" rimane pressochè invariato, le due differenti parti ci illustrano infatti il concept di questo singolare progetto, ossia una prima sessione jazzeggiante e ricercata, dove vi si troveranno i tasselli del coraggioso restyling, un enorme miscuglio tra i più svariati generi (in particolare cito i più rilevanti, Nu Jazz, Neo Soul, Blues, Jungle, Black, Break, Broken Beat), e la seconda "pagina" più spinta e mirata verso il D'n'B, Techno, Elettronica e partiture strumentali, quasi a voler evidenziare che malgrado il rinnovo stilistico, non ci tengono certo ad abbandonare in toto lo stile precedente. La cosa che più colpisce di "Two Pages" è proprio questa sapiente miscela di generi tra di loro lontani anni luce, l'accostare classico con moderno, old con nu, melodico con pestoso, infatti potenti beat jungle uniti alle calde voci black, il piano, gli onnipresenti archi orchestrali e le sonorità da salotto potrebbero quasi sembrare un ossimoro, eppure il risultato è semplicemente perfetto, senza sbavatura alcuna, senza giri di parole: immenso.

Tutto ciò e largamente constatabile in tracce come "Loveless", con l'ausilio della sensuale voce di Ursula Rucker, e l'elegantissima "Golden Age Of Life", autentica perla che con i suoi caldi strings e ritmi percussivi relax oriented, potrebbe benissimo fare da colonna sonora a snobbose boutique di profumi, o documentari di Geo & Geo, non manca un pizzico di sapore street che la rende un opera particolare e senzaltro valida, forte anche della splendida voce di Carol Crosby. Dello stesso andazzo la lussureggiante e intensa "Escape That", qui si fa valere il timbro vellutato di Face, che presta la voce anche sulla meravigliosa "Star Chasers" (scelto come singolo), e sulla quasi totalmente strumentale "Third Stream" dove ci delizia con alcuni gorgheggi finali che sprizzano "negraggine" da tutti i pori. Carol rientra invece nella lenta e cocktailosa "Wishful Thinking" e su "Universal Reprise" dove fanno capolinea anche sax ed elementi mistico-tribali. A spezzare il ritmo relax e jazzoso creato dai pezzi cantati, ci penseranno le numerose lunghe strumentali tra un brano e l'altro, è il caso delle spaziali "Planetaria", "Spirit In Transit" e gli interludi alieni "Normal Changing World" "Wormholes" e "De-Sci-Fer". Le influenze sono veramente interminabili, infatti si trova anche una spruzzata di Hip Hop su "The Action", rappata da Ish, e addirittura Techno su "Humans" e "Greys", in cui suoni extraterrenei, il sapiente uso di synth acidi alla Daft Punk, e le riconoscibili drum delle gloriose Roland 909 ci danno ulteriore prova della loro grande ecletticità. Sul finale i 5 scatenati e potenti pezzi Jungle / Drum and Bass, in cui i 4 carismatici produttori mettono in vetrina straordinari mosaici ritmici con beat di altissimo livello. A dover di de-recensore, malgrado assenti nell'edizione in mio possesso, ho ascoltato gli altri pezzi della versione doppia, che si mantengono sullo stesso mood di queste tracce finali.

"Two Pages" è un lavoro di una classe veramente infinita, la sua doppia faccia lo rende ancora più appetibile, sa rilassarti e catturarti con la prima chiccosa frazione, sa distruggerti i sub dell'impianto con la seconda parte. Le cose migliori si trovano nella parte 1, ma la seconda viene ugualmente promossa a pieni voti, nel complesso scorre liscio e compatto senza cadute di ritmo, ne tracce skippabili. Se non fate parte della categoria bambino viziato, ne della categoria tokio hotel addicted, tantomeno dei metallari chiusi, fiondatevi al negozio o rete che sia, e procuratevi all'istante questo album di rara bellezza, ascoltatemi, lasciate stare improbabili rasoi elettrici o pacchetti sky, non date retta a quel rincoglionito di Pasquale, per Natale regalate/regalatevi questo dischetto.

Fondamentale!

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