Dennis 'Dego' McFarlane, Mark 'Marc Mac' Clair, Gus Lawrence, e Ian Bardouille sono i "4 eroi" britannici che nel 1998 sfornano il secondo lavoro da studio "Two Pages". Stiamo parlando di pura avanguardia, di veri e propri pionieri della jungle e della drum 'n' bass, di abilissimi deejay manipolatori di sound e mood elettronici misteriosi ed accattivanti che offrono una miscela di musica vincente.
Per raccontare l'album occorre fare una doverosa sbrodolata sui generi che lo compongono. C'è un po' di tutto: breakbeat, tecno, drum 'n' bass, jungle con un evidente e costante riconoscibilissimo background soul-black-jazz-blues. Pura ricerca, profondità del suono, misticismo, astro-ufologia, spiritualismo caratterizzano, e sono la carta vincente, di questo prezioso album apprezzato dalla critica, apostrofato dalla stampa e premiato con il "Mercury music prize".
La copertina del cd è davvero affascinante ed indecifrabile, con simboli alieni ed ambientazioni misteriose evocanti l'extraplanetario. 19 tracce di chiara connotazione onirico-spaziale. Cori, arpe ed archi sinuosi, piano, ritmi arrembanti e misteriosi in "Golden age of life" che di fatto apre l'album e ne rinvigorisce il forte valore introspettivo raccontando del "garden of my mind". Tema notturno, onirico più volte reinterpretato ben in evidenza nelle tracce come "Planetaria" e la convolgente "Third stream". Affascinante, elegante e profonda la traccia 6, "Escape that". "Spirit in transit" vi intrigherà, e a questo punto vi sarà evidente la formula magica dell'album. Sorpendente. Rappeggiante e più umana la traccia 10, "The action". Passiamo al singolo, che rese i 4 hero noti al grande pubblico: è "Star chasers" la cui melodia vi travolgerà immergendovi nelle vostre più intime riflessioni. "Wishful thinking" è un po' periferica all'album, quasi reggaeggiante. Triste e burrosa "Universal reprise". Lasciatevi incuriosire dalle cupe tracce finali (come "Pegasus 51") piene di elettronica e percussioni intriganti. Suono alieno, con atmosfere alla Goldie, nella traccia 18 (il titolo è intrasportabile). Saluto in lingua originale in "De-sci-fer". Al primo ascolto ne uscirete sorpesi.
Un lavoro che ha davvero molto da offrire, adatto alla vostre serate solitarie di puro estraniamento. Risolutivo, shokkante, spettacoloso ed intimo, indefinibile e ricercato. Offritelo in pasto ad un vostro ospite. Lo colpirete.
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