Questo è, o perlomeno dovrebbe essere, l'album della maturazione per il simpatico Max Pezzali. L'album in cui Max vorrebbe provare a cimentarsi con temi più adulti, più vicini alla sua realtà di (allora) trentenne rispetto a quelli trattati nei precedenti album.

Deve essere presumibilmente frustrante per lui, ormai venticinquenne, debuttare nel 1992 cantando di genitori che si incazzano perché rientra troppo tardi alla sera e di ragazzine che "se la tirano". Però del resto è comprensibile la politica di Max (allora ancora accoppiato con Repetto): siamo debuttanti, dobbiamo farci conoscere, cerchiamo di puntare sull'acquirente discografico medio, cioè il quindicenne... adesso però siamo nel 1997, Max ha trent'anni ed è ormai conosciuto e ben inserito nello show-biz nostrano, quale migliore momento per provare ad elevare lo standard dei testi e magari ad avvicinarsi a sonorità più vicine ai suoi gusti personali (Max è grande fan di Mick Jagger e delle altre Pietre Rotolanti)?

Max probabilmente ci pensa, magari ci prova anche, ma purtroppo non ci riesce proprio. Certo, qualcosa di nuovo si intravede: la disillusione del ragazzo trovatosi improvvisamente "vecchio" che vede sparire troppi amici di maniera ("La Dura Legge Del Gol"), la triste presa di coscienza che le tragedie non sempre accadono solo agli altri ("Se Tornerai"), l'amarezza per un amore finito male ("Nessun Rimpianto"). Musicalmente però continua a non accadere niente e anche sotto il profilo dei testi Max ricasca inesorabilmente nei soliti clichè, naufragando con la scontatissima "Voglio Farti Innamorare Tanto", con il pessimo tormentone "La Regola Dell'Amico" e con una imbarazzante "Non Ti Passa Più", che ben si sarebbe inserita nella tracklist di "Hanno Ucciso L'Uomo Ragno". Il nostro Max ha quindi attuato una precisa scelta di campo: fedeltà imperitura ai quindicenni che l'hanno portato al successo, il target sono loro e soltanto loro. Scelta confermata tra l'altro nei lavori successivi, con l'apice della tristezza toccato con un Max ormai quarantenne che canta dei "baci sperati e desiderati tra i banchi della prima B"....

E' purtroppo forte la sensazione che, dato che la regola dell'amico Max non sbaglia mai, il gioioso Pezzali tra dieci anni canterà ancora di frustranti esperienze adolescenziali e di quanto sono bravi gli amici del bar... saranno contenti i quindicenni del 2017.

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