Pugno di ferro in guantone da baseball.
Parafrasando il celebre adagio si potrebbe così riassumere la proposta di questi A Day to Remember, new sensation di casa Victory che si erge a portabandiera di un genere da essi stessi definito come mosh-pop, il cui intento è quello di far convivere sonorità in apparenza antitetiche quali quelle che da sempre caratterizzano il metalcore e il college punk.
Come prevedibile il limite principale della band è quello di attingere dalle componenti più abusate dei due generi sopra citati, ma bisogna ammettere che in certi casi la commistione degli stessi riesce a sopperire egregiamente alla cronica mancanza di originalità: è il caso ad esempio dell'iniziale "Fast Forward to 2012" (in pratica i Comeback Kid con stacchi mosh) o del primo hit single "Speak of the Devil" (che ci mostra come suonerebbero i Fall Out Boy se un giorno si svegliassero credendo di essere gli Hatebreed) senza dimenticare la conclusiva "Start the Shooting", che con i suoi ariosi ritornelli arriva a scomodare perfino gli Oasis!
Nel prosieguo dell'album non mancano poi le citazioni all'emo-scream dei labelemate Silverstein e Hawthorne Heights ("Monument") fino ad arrivare all'inevitabile parentesi acustica ("The Price We Pay"), ma in generale tutte le restanti tracce si caratterizzano per l'utilizzo della già citata formula compositiva che prevede l'alternanza tra arpeggi/ritornelli emo e breakdown/growling vocals il tutto condito da cori di stampo hc, con risultati ora esaltanti ("A Shot In The Dark", "Here's To The Past") ora eccessivamente accademici ("The Plot To Bomb The Panhandle", "I Heard It's The Softest Thing Ever").
Conclusioni? Dovendo scommettere sul futuro del metalcore punterei più sugli Enter Shikari che sui qui presenti ADTR, ma, guardando al presente, ciò non toglie che le sue tre stellette questo "For Those Who Have Heart" se le meriti eccome, in virtù di un sound tanto derivativo quanto dannatamente efficace, soprattutto se siete tra coloro che apprezzano tutte le band sopra citate.
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