Secondo album per il gruppo scandinavo guidato da Pal Waaktaar, mente del gruppo, e dal bravissimo Morten Harket, a mio giudizio una delle voci più belle del panorama contemporaneo pop. Questo si potrebbe definire, dopo il successo ottenuto con il primo album "Hunting High And Low" del 1985, la prova del nove.

L'album già ad un primo ascolto risulta orecchiabile e non banale, ma solo riascoltandolo attentamente ci si rende conto che i brani sono oltremodo ben fatti e ben arrangiati, sviluppati con una logica che era un po' venuta a mancare nel lavoro precedente. I suoni sono freschi e limpidi, si respira aria pulita e si intravedono orizzonti sconfinati tra i ghiacci del nord. Una particolare menzione va fatta per due brani particolarmente delicati: "Scoundrel Days" e "Soft Rains of April". Un gruppo inspiegabilmente sottovalutato dal pubblico italiano, anche alla luce delle loro ultime ottime produzioni.

Carico i commenti...  con calma