"Un cerchio perfetto.
Questa è la traduzione letterale del nome di questo nuovo gruppo difficilmente catalogabile, rappresentante la congiunzione completa tra poesia, musica e arte".
[Rockol Recensioni]
Mer de Noms Side Project degli A Perfect Circle noto ai più per la partecipazione del cantante frontman Maynard dei Tool è un disco di rock, ma di quel rock che non vedi l'ora che torni ad essere un genere per pochi: intenso, melodico ma allo stesso tempo graffiante non lascia un attimo di tregua.

Del progetto APC si è sentito parlare a lungo gia prima dell'uscita del loro primo (e per ora unico) album a causa della caratura dei protagonisti che lo hanno animato: Billy Howerdell (tecnico e collaboratore di Smashing Pumpkins, David Bowie, Nine Inch Nails) e Josh Freese (Vandals, Devo, Guns 'n' Roses), Paz Lenchantin splendida bassista ora in forza agli Zwan e il gia citato Keenan.

Mer de Noms il nome dell'album prende spunto dai titoli delle canzoni in gran parti nomi ognuno con una propria storia sia questa frutto delle proprie azioni o sia il peso di un nome. Magdalena, simbolo biblico della prostituzione, viene adorata come una "black madonna" al punto che per un bacio, un solo bacio: "I lost my self control, I'll sell my soul, my self esteem, one kiss one taste of you my Magdalena" tutto intorno diventa sacro e puro più degli altari nel tempio e a fare questo è solo la forza dell'amore.
The Hollow è una disperata richiesta di saziare il desiderio (sexual being) che ferisce come una lama diretta al cuore, che cresce sempre consumandoci lentamente... "It's time to bring this fire down" dice alla fine la canzone il cui tono è quello di una richiesta tanto drammatica spontanea quanto innocente.
L'amore e il desiderio sono temi fondamentali di questo album che gli toglie una veste morale per mostrarne la naturale bellezza e purezza, il trasporto emotivo nelle canzoni di cui ho parlato è notevole ed è uno spunto su cui riflettere a mio parere.

L'aspra critica alla morale invece la fa da padrona nella canzone Judith: "You're such an inspiration for the ways that I will never ever choose to be. Oh, so many ways for me to show you how your savior has abandoned you. Fuck your God, your Lord, your Christ" è forte l'invito a trovare se stesse al di fuori di modelli e vie gia percorse senza mortificare se stessi... Un'annotazione particolare onde evitare proteste: il verso recita chiaramente :"fuck YOUR God, YOUR Lord, YOUR Chirst".

Seguono le splendide Orestes e 3 Lybras entrambe dolcissime ballate, talmente intense da far venire i brividi... la prima è un crescendo che verso la fine esplode in una minaccia tanto accorata da sembrare una supplica mentre la seconda è una ballata vera e propria: aperta da un tanto semplice quanto splendido giro di chitarra che ci introduce nelle liriche: intima è disperazione di essere solo un nome tra milioni negli occhi e nei ricordi di un'amore che non vede più nulla... neppure il suo passato.

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