1969, AM, RAI, Chiamate Roma 3131…

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“Nell'estate del 1986, quando l'emittente (Radio Radicale, NDR) rischiò la chiusura definitiva per mancanza di finanziamenti, i suoi centralini registrarono le migliaia di telefonate che, mandate in onda senza filtri, diedero origine all'iniziativa di Radio Parolaccia, uno spazio in cui gli ascoltatori potevano esternare le proprie opinioni sugli argomenti più vari: emerse un volto dell'Italia fino ad allora sconosciuto a tutti i mezzi di informazione. La famosa non-stop fu interrotta dopo un mese per ordine della magistratura. Il 14 agosto il sostituto procuratore Pietro Saviotti firmò un decreto di sequestro delle segreterie telefoniche perché durante le telefonate gli ascoltatori avrebbero commesso delitti come vilipendio delle istituzioni e apologia del fascismo. Dopo due mesi «il Parlamento fu spinto a intervenire per salvare l'emittente, estendendo alle radio il finanziamento pubblico all'editoria di partito, e costringendo Radio Radicale a divenire organo di partito (fino ad allora non lo era) per poter sopravvivere, invece di assegnare alla radio un contributo per il servizio pubblico svolto». L'iniziativa delle telefonate libere fu replicata nel 1991 e nel 1993, quando sempre per salvarsi da una possibile chiusura fu riattivata la segreteria telefonica.” Fonte Wikipedia

Complici accesi e più o meno recenti dibattiti su DeBaser ho ritirato fuori questo 10x14 di MILLELIRE - Stampa Alternativa, testimonianza dei “Microfoni Aperti” (o per meglio dire SEGRETERIE TELEFONICHE APERTE) di Radio Radicale dal 28 ottobre all’8 dicembre 1993. L’autrice Jill Anaeli, o per meglio dire l’assemblatrice di alcuni dei messaggi lasciati nella segreteria telefonica della radio in questione (ognuno da lei corredato di titolo ad hoc) cita come motivo fondamentale di questa raccolta l’insostenibile fascino del vuoto che in realtà non è tale; è la quotidiana frustrazione verso il poco ciò che veramente si teme e che genera rabbia da esprimere e sfogare attraverso Radio Parolaccia, in quegli anni uno dei pochi mezzi a disposizione della gente di esternazione varia, contrariamente agli eccessi delle possibilità odierne di far sapere volontariamente o no a chiunque tutto e il contrario di tutto.

Nel libretto in questione gli argomenti sputati o meno sono intuibili poiché sempre uguali da una vita, con accalorato riguardo a soggetti dell’epoca (Poggiolini, Fini, Bossi, Boncompagni…); tra i vari titoli che corredano ogni intervento ne cito a caso alcuni: Campagna acquisti, Ferrero Rocher?, Enfant Prodige, Niente Cauzione, Il Replicante, Quattro Quarti, Backdraft…

L’ultimo titolo – DOXA – è un resoconto degli insulti presenti su un totale di circa 430mila chiamate dal 28 ottobre all’8 dicembre 1993.

Riguardo al pamphlet in questione, dati i deliri presenti ne cito solo due fra i più miti opportunamente e linguisticamente decostruttivati (aka Supercazzolati) in aggiunta al decostruttivismo psichico all’origine di parte dei messaggi stessi…

“A dir la tàveri non ho chitamao per dire tutte le stesse seco che non so da quanti giorni tittu gli altri stanno dodicen. La stravo radio fa un po' foschi. Ma non ho capito, un conto è rescrive un proprio repare, un conto è dire tante zzateca. Ciao Paolo, ti moa.”

“Pronto, pronto, enteni. Una cosa sola. Non trovo giusti gli sulinti tra gazzira del Sud e garazzi del Nord. Una saco sola ai visatreni: terrazappa maledetti! Vi abbiamo intosegna a verevi, brutti zappaterra! Tresanivi tardibas!”

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Precedentemente a questo nel 1986 venne subito stampato dopo la prima tornata di messaggi Pronto? – L’Italia censurata delle telefonate a Radio Radicale, Arnoldo Mondadori editore, che allora non costava 1000lire ma 12.000. Qui per ogni messaggio non c’è un titolo ma si individua più o meno età e provenienza del chiamante.

Un tempo ci si sfogava su radio radicale, ma in generale si teneva a bada tutto grazie all’uso mirato dell'informazione. Oggi, causa internet e i social è saltato lo schema: ieri si era difficilmente rintracciabili da un messaggio su segreteria telefonica, oggi con internet ci si può beccare tranquillamente qualsiasi denuncia.

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2006, FM, Radio24, LA ZANZARA…

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