"I hear the doorbell ring and suddenly the panic takes me
The sound so ominously tearing through the silence
I cannot move, I'm standing
Numb and frozen
Among the things I love so dearly
The books, the paintings and the furniture
Help me"
"The Visitors (Crackin' up)"
"The Visitors" è l'ultimo capitolo su Lp del supergruppo svedese, viene pubblicato il 30 Novembre del 1981 e si presenta subito come qualcosa di molto diverso rispetto ai lavori precedenti. Per prima cosa c'è da notare che i testi leggeri fanno spazio a soluzioni liriche più impegnate, la musica è meno sbarazzina, a tratti cupa e nervosa si distingue per gli arrangiamenti più claustrofobici in cui ritmiche serrate e trame di synt dominano. Bisogna inoltre ricordare che le due coppie, Agnetha-Bjorn e Frida-Benny erano ormai separate e le tematiche derivate dalla fine dei matrimoni sono ampiamente trattate in molti brani.
L'apertura è con i suoni elettronici misteriosi e gelidi che introducono la title track. "The Visitors" è un po' il manifesto del lavoro, si parla di rivoluzionari che complottano contro il governo, ci sono riferimenti alle situazioni politiche del blocco sovietico e questo ha portato il gruppo ad essere censurato in URSS e in molti paesi dell'est europeo. La ritmica è serrata, un complesso intreccio sonoro, su cui spicca il canto distorto di Frida che cita più o meno apertamente quello di Lennon in "Tomorrow Never Knowns" , segna la prima parte che poi si apre in una accelerata nel refrain in cui si aggiungono i controcanti di Agnetha per un effetto particolarissimo, un 'apertura verso la parte di synt molto altisonante spezza il tutto e riporta alla linea melodica iniziale. Un brano molto complesso e interessante che mette in evidenza il talento compositivo del duo Andersson-Ulvaeus. Segue "Head Over Heels" cantata dalla Faltskog, canzone più semplice della precedente ma riuscita e ben inserita nel disco. Con "When All Is Said And Done" gli ABBA realizzano un brano potente, aperto da delicati arpeggi di chitarra acustica e dai vocalizzi di Frida e Agnetha esplode poi in una cavalcata a due voci in cui i colpi secchi di batteria dettano il ritmo, da notare lo splendido effetto sonoro che si viene a creare nel ritornello in cui le voci delle due cantanti si uniscono per un impasto avvolgente. La batteria a scandire il ritmo di una marcia militare apre "Soldiers"; brano politico con un interessante fraseggio di chitarra elettrica sullo sfondo, il canto solista è di Agnetha, l'apertura del ritornello è un gioiellino di vocalità e suoni, "Soldiers write the songs that soldiers sing The songs that you and I don't sing Let's not look the other way Taking a chance 'Cause if the bugler starts to play We too must dance", uno dei migliori brani del gruppo svedese. Benny e Bjorn hanno sempre amato i musical e desiderato scriverne uno (lo faranno subito dopo la fine degli ABBA), ascoltare "I Let The Music Play" è una sorpresa piacevole, un brano stupendo in cui la voce calda di Frida si sposa con la musica cristallina e perfetta, da brividi il refrain e l'incontro con la voce di Agnetha per un gioco di background vocale immenso. "One Of Us" e "Slipping Through My Fingers" trattano di temi personali, "Two For The Price Of One" è invece un gioiellino cantato da Bjorn con un finale allegro da big band molto divertente.
Alla fine il giudizio su "The Visitors" è positivo, gli ABBA lasciano con un disco che dimostra la maturità raggiunta che va oltre il successo commerciale, l'ascoltatore ascoltando i loro dischi si trova spesso di fronte un gruppo con una conoscenza musicale enorme, capacità compositive notevoli e la voglia di cercare la perfezione della canzone che stupisce sempre. Quindi se volete qualcosa di piacevole ma stuzzicante questo LP può essere una scelta giusta.
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