Gli Accept, band tedesca fondata verso la metà degli anni 70, sono stati una delle formazioni più importanti della storia del metal, hanno contribuito in maniera fondamentale alla fase 3 del Hard&Heavy, dopo la prima embrionale con influenze acide psichedeliche rock n roll e hard blues comprendente gli Who e i Kinks più duri oltre ai vari, tra gli altri, Steppenwolf, Blue Cheer, Iron Butterfly, Led Zeppelin e Cream e una seconda comprendente i più duri e possenti Black Sabbath Judas Priest e Deep Purple arriviamo alla cosiddetta New Wave Of British Haevy Metal, movimento britannico di band come Iron Maiden, Saxon, Angel Witch, Tygers Of Pan Tang, i Samson del primo Bruce Dickinson e tanti altri tra cui anche la band di Udo che pur non essendo inglese appartiene a tutti gli effetti a quella corrente e a quelle sonorità che poi hanno ispirato a loro volta Power Trash Speed ecc.

Nel '79 esordiscono ufficialmente con il primo album omonimo ancora acerbo e influenzato anche dai conterranei Scorpions oltre che da Judas e AC/DC, (quest'ultimi furono un influenza reale visto che uno dei futuri classici della band "I'm A Rebel" fu proprio scritta dai fratelli Young nello studio amburghese del fratello Alex e "regalata" successivamente al gruppo tedesco), poi arriveranno altri 5 lp in altrettanti anni fino al '85, anno in cui tennero uno storico concerto ad Osaka in Giappone, quelle regitrazioni vennero pubblicate nell'ep "Kaizoku-Ban" che passò quasi inosservato, ci vollero altri 5 anni per rendere giustizia a quelle registrazioni che vennero finalmente pubblicate interamente in questo "Staying A Life", quello non era un periodo facile per la band che veniva da scioglimenti temporanei, cambi di formazione e dischi mediocri, questa uscita contribuì a rialzare il loro nome in vista della successiva reunion con Udo.

Un doppio che rappresenta forse l'apice della discografia di Udo e compagni, un antologia live dei più grandi successi della band fino a quel momento (i più grandi album furono proprio in quei primi anni), la carica e la dimensione live rappresentano l'essenza di tutti i più grandi artisti e così anche per loro, caricati dal carisma e dalla particolarissima voce di Udo.

L'inizio è una bomba con il super classico "Metal Heart", classicone cui seguono altri pezzi che si commentano da soli: "Breaker", "Screaming For A Love Bite", "Up To The Limit", "Living For Tonight", "Princess Of The Dawn", "Neon Nights" e "Burning" sono tutti pezzi straconosciuti sulla cui qualità non si discute.

Il secondo disco continua sulla falsa riga del primo, grandi classici sparati con grande carica e maestria, da segnalare in particolare le stupende "Restless And Wild", "Son Of A Bitch", "Flash Rockin' Man" (il riff spudoratamente uguale al maideniano "2 Minutes Of Midnight" ma il pezzo è di 2 anni prima!), la velocissima e strabiliante "Fast As A Shark" e i 10 minuti abbondanti del classico dei classici "Balls To The Wall", da ignorare invece l'inutile e stucchevole assolo di Wolf.

Gli Accept sicuramente avrebbero meritato anche più gloria di quella che hanno ricevuto, sono stati uno dei gruppi più significativi dell'ondata metal fine 70/primi 80 che ha preceduto la nuova rivoluzione di "Kill Em All'" and Company, tra l'altro adesso rimango assai perplesso a leggere di una nuova reincarnazione della band senza il minuscolo fondatore e leader carismatico, vabè accontentiamoci di ascoltarli nuovamente nella loro veste megliore, in questa straordinaria testimonianza, peccato solo l'assenza dei primi 2 album.

Consigliato a tutti gli amanti del metal e del rock in generale.  

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