L'uscita di "Sonoc Boom" dei Kiss, ha catturato l'attenzione di molti, soprattutto di noi vecchi fans.
Ma in contemporanea è uscito un altro disco, forse sfuggito a qualcuno, ma non a me che questo signore lo ha sempre amato tanto:
"Anomaly" di Ace Frehley, il primo e vero chitarrista dei Kiss.
Singolare che i due dischi siano usciti quasi contemporaneamente.
Bhè, per il sottoscritto un doppio tuffo nel passato. Un emozione indescrivibile.
Su "Sonic Boom" ho gia detto la mia, quindi adesso parlo di "Anomaly".
Dopo aver ascoltato una sola volta il disco, la prima cosa che ho pensato che questo Ace sarebbe ancora funzionale nei Kiss.
Le sue capacità compositive sono sempre state di ottimo livello, e alcuni brani scritti da lui all'epoca dei Kiss, restano i brani tra i più belli del gruppo ("Shock Me", "Save Your Love", "2000 Man" ecc.)
Il disco si apre con "Foxy And Free", tipico attacco alla Ace, suono molto anni 70, tipico della sua Gibson, voce inconfondibile come inconfondibile il modo di suonare, in alcune fasi, sembra sparare un mucchio di note senza senso, invece un senso ce l'hanno sempre e come, perchè questo è Ace Frehley. Lui suona come e quello che si sente, nulla a che vedere con i chitarristi dell'era moderna. Tutto molto semplice e allo stesso tempo efficace.
Il disco è tutto così, fatto bene, coinvolgente... A sorprendere è come nel caso di "Sonic Boom", la forma smagliante dell'artista.
Mi spiego: Ace, al pari di Paul e Gene, ha un età cosiderevole, poi di lui si è detto di tutto, dai problemi con l'alcool e le droghe, ad un paio di tentativi di suicidio... Bhè altra generazione, questi sono fatti con un altro materiale, di "tipo" inossidabile.
La traccia n. 5, "Genghis Khan" mi riporta alla mente "Fractured Mirror", brano presente sul disco omonimo del 1978, quando militava nei Kiss.
"Too Many Faces", la traccia successiva, è la mia preferita, forse un po' più commerciale rispetto al resto del disco, ma adoro sopratutto il finale. Questo brano insieme alla traccia n. 3 "Pain In The Neck", le vedrei bene in Sonic Boom, che così sarebbe veramente il disco dell'anno.
Chiudo consigliando il disco a chi Ace lo conosce, ma anche a chi non lo ha mai ascoltato nè nei Kiss che da solista, perchè è un disco grandioso, mi ha riportato indietro nel tempo, quando da bambino le mie giornate le passavo ad ascoltare "Destroyer".
Mi ha fatto emozionare.
Potenza della musica, chi è rock, lo è per sempre...
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