Omonimo esordio 2017;
Under Acid Hoof 2020;
Caravan 2021
Supersonic Megafauna Collision 5 Aprile 2024.
Da pochi giorni la band greca ha pubblicato il quarto disco sulla lunga distanza. Nulla è cambiato dagli esordi: sempre uguali a se stessi, sempre imp(r)egnati in un sound dannatamente Heavy-Stoner-Doom. Fin quasi "statici" e monocorde nella continua ed esasperata ricerca di riff pesantissimi ed intrisi di nero maligno; e non potrebbe essere altrimenti visto il nome che hanno voluto dare alla band. Incidono per la label "Heavy Psych Sound" che predilige questi suoni così retrò e vintage: ed in questo modo il cerchio già può considerarsi chiuso. Non posso di conseguenza che scrivere bene di Supersonic Megafauna Collision (e che cazzo di titolo ganzo hanno scelto questi scaricatori del Pireo!!).
Padre e figlio si spalleggiano vicendevolmente alle chitarre, accordate sotto metri di umido terriccio. Tonnellate di riff dalle tinte oscure vengono costruiti con inaudita profondità abissale; una sezione ritmica quantomai essenziale e rovinosa contribuisce ad inspessire la qualità del torbido suono. Ed infine dal tappeto sonoro viene con fatica a galla una voce ipnotizzante, raggelante che racconta di streghe, di incubi, di morte e di altri orrori vari: del tutto similare all'Ozzy dei primi capolavori del Sabba Nero.
6 soli brani per 42 minuti di sofferente dolore...
Diabolos Rising 666.
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