I Cartoni Animati giapponesi ci colsero del tutto impreparati in quel fatidico 1978, anno in cui per la prima volta la RAI trasmise gli episodi della serie "Atlas Ufo Robot". Fù subito moda.
Il disco che sottopongo alla vostra attenzione è infatti solo uno dei moltissimi oggetti che portavano quel marchio (modellini, giocattoli, ecc...) che il mercato ci propose per svuotare le tasche delle nostre mamme e dei nostri papà. Io ci cascai in pieno e questa recensione lo testimonia. Per altro, ricordo che ci fù una sollevazione popolare contro "Goldrake". Troppo violento e diseducativo dicevano alcuni. Addirittura venne presentata una mozione in parlamento per impedirne la messa in onda. Ma il successo della creatura di Go Nagai era travolgente; con buona pace di parlamentari e genitori. . .
Questo 33 giri o long playing contiene alcune delle sigle di "Atlas ufo robot" più qualche brano composto lì per lì. Va subito detto che i musicisti coinvolti non erano certo dei novellini. Vince Tempera, validissimo tastierista, curò gli arrangiamenti orchestrali, Ares Tavolazzi degli "Area" e sottolineo "AREA", suonò il basso e firmò tutti i pezzi. Ellade Bandini, futuro batterista di Paolo Conte, Fabrizio De Andrè e Francesco Guccini, suonò le percussioni. Poi si creò un gruppo vocale apposta per l'occasione: gli "Actarus"; ovvero Michel Tadini (chi?), Dominique Regazzoni, oggi valente pittrice e Fabio Concato. Quest'ultimo non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. O forse ne ha bisogno ma per questo c'è il pratico link... Completa l'entourage Luigi Albertelli, bravo paroliere, inventore del verso "Mangia libri di cibernetica e insalate di matematica" che ancor'oggi fa battere il cuore dei nostalgici. I generi frequentati: la disco music allora imperante, qualche sviolinata melodica e qualche spruzzata di country.
Ma veniamo alle canzoni: si parte in quarta con "Ufo Robot" (per intenderci: "si trasforma in un razzo missile..."). Chi dice di non averla amata da bambino o pogata da grande, secondo me, mente a sé stesso. Il country di "Rigel" è dedicato all'omonimo personaggio. Ne racconta la vita semplice legata al lavoro nella fattoria "Betulla bianca" e l'amore non corrisposto per ogni forma di vita extraterrestre ('sti cattivoni...). Anche "Venusia" è dedicata all'omonimo personaggio. E' Dominique Regazzoni a darle voce. In questa canzone si analizza la diatriba uomo-macchina da un punto di vista femminile. Nel senso: Venusia ama Actarus, Actarus sta sempre su Goldrake, ergo Venusia odia Goldrake. E' inutile, quando è amore è amore e lo dimostrano gli struggenti archi di Vince Tempera contrappuntati dal basso fusion di Tavolazzi. "Alcor" è una pomposa e allegra disco music che descrive la vita e le opere del compagno di mille avventure di Actarus. "Vega" non mi piace perchè Vega è il nemico. Fine del lato A.
Inizio del lato B: per "Goldrake" ("Va, distruggi il male va...") vale ciò che ho detto di "Ufo Robot". "Pianeta terra" è un mezzo spiritual che celebra la vita sul nostro pianeta e invita tutti i popoli che lo abitano a opporsi all'invasore. La solita propaganda... "Atlas ufo robot", è un brano dalla melodia sognante. Notevole la parte strumentale con l'aria ripetuta prima dagli archi, poi da una tromba. "Prokton" invece è dedicata al saggio scienziato, amico paterno di Actarus. Qui si ripercorrono tutte le melodie delle precedenti canzoni e si dedica a ognuno dei personaggi un pensiero carino. Pirotecnico il finale dal rock quasi progressivo.
Il 33 giri finiva qui, ma so per certo che la ristampa su CD (ebbene si, l'hanno ristampato su CD...) recupera lo strumentale "Shooting star", sigla finale degli episodi della prima serie. Godrake è stato solo l'inizio, poi sarebbero venuti Mazinga, Jeeg Robot d'acciaio ecc....
Concludo con un piccolo ricordo. Ricordo che in televisione una volta vidi un pompiere e un giornalista che lo intervistava. Il pompiere era appena stato ripescato da un pozzo artesiano largo 30 cm e profondo una sessantina di metri dove si era introdotto per salvare Alfredino Rampi, un ragazzino di sei anni che, ancor'oggi non si sa bene né come né perchè vi finì dentro: "Che cosa gli ha detto?" chiese il giornalista. E il pompiere: "...Di stare tranquillo che adesso arrivano MAZINGA Z e GIG ROBOT D'ACCIAIO. Lo salveranno loro." Come si sbagliava...
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