Così faccio prima. Ho pensato; poi mi sono ritrovato in questo rettangolo bianco e ho realizzato che non avevo idea di quale cosa cazzo come scrivere.
Nel caso in cui titolo e locandina non fossero sufficienti, questa estrazionedentalesenzanestesia di film è violenza punk drogata di noise in bianco e nero.
Una frenesia che ricorda un videoclip metallico di un'ora e un quarto, che riprende (citazione da Wikipedia inevitabile) "Una donna che [...] dai suoi clienti, si fa fare le peggiori porcate e per questo ha molti sensi di colpa". Non si tratta di una personalità radicata nell'ambiente della prostituzione, ma di un'anima completamente sola ed abbandonata che per trascinare la sua rovinosa esistenza si lega alla sostanza, e per procurarsela usa quello che la sua mente persa in un buco nero le fa credere essere l'unico strumento a disposizione, ossia il suo corpo.
In questo ambiente si finisce facilmente tra le mani sbagliate, e lei ci casca dopo pochi minuti di ciclico racconto delle sue vuote giornate. Arriva il camionista, vecchio, rude, con tutte le carte in regola dello stupratore psicopatico, e non è nient'altro che questo.
La pellicola a questo punto ha affilato la lama, che è pronta per trafiggere gli occhi in maniera asciutta, senza una goccia di sangue, ma con un'altissima magnitudo, che scuote il cranio per un'ora. Il suono è un continuo rumore industriale a cui si aggiungono urla costanti della vittima (e delle vittime).
Per certi versi è il classico film "preda facile" per chi è pronto a gridare allo scandalo gratuito fine a sé stesso (anche se basta l'intensità recitativa e qualche scelta in regia per dire: aspè, aspè, stai calmo un secondo), ed è altrettanto facile trovare varie chiavi di lettura, superato il marciume che ci lascia in gola (addirittura una possibile interpretazione animalista legata alla privazione dell'esistenza, vista in chiave sadica più che critica).
Quando classificare diventa valutare gli elementi positivi e quelli negativi, la specularità della stelletta di centro diventa comoda quanto irresistibile, ora non so più davvero cosa dire.
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