Jay Kay, che spesso viene menzionato come Jamiroquai, ma Jamiroquai è il gruppo perdio, che lui, povero, ha un nome ed un cognome, ed è pure un cazzaro di primo pelo, perso tra meandri e Ferrari di sorta, provato dalle sessioni di "Synkronized", quarta fatica di studio, precisò : "Venite ad incidere un mio album. Altro che. Facile mettersi lì con la chitarra, strimpellare o giù di lì, e cantarci sopra. Venite a vedere come lavorano i Jamiroquai, sulle tracce":

Modestia, fatti più in là, che arriva il pennutissimo Mr. Kay. Dice: abbello, non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Bah. Sì, forse.

E' che ci si stanca. Questi qua, poi. Ah, fosse arrivato l'Armageddon piuttosto che un'estate con st'affare qui a far da colonna sonora, che mio fratello mi fece girare mezza provincia a cercare 'sto cd singolo che ai tempi il dannato Napster ancora non c'era.

Qui si tratta di imparare il giro di do o il giro di la, caro Kay, e non fare lo spiritoso, che un giro di là l'avessero fatto, questi qui. Arriva la fine del mondo e tu stai a disquisire sui connotati e sui corollari da porre o incastonare tra le note. Suvvia : chiudi gli occhi e canta con noi "Don't wanna close my eeeeeeeeeeeeeeeeyes......!".

Peraltro, è così che funziona. Qui nel bel paese poi siamo fuoriclasse a mandare al numero uno striminzite lische di pesce appassite.

Al prossimo giro non aspetto che Bruce Willis vada a trapanare il coso, lì, l'Armageddon. Mi sparo io, mi butto controvento sotto la ferrari di Jay, mentre sfreccia.

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