La febbre era altissima per il quarto capitolo in studio degli olandesi. Mi chiedevo se anche gli After Forever sarebbero stati colpiti dalla crisi che ha colpito quest'anno le band della scena sinfonica (quest'anno Epica e Within Temptation hanno regalato i lavori peggiori della loro carriera). Dopo aver acquistato e metabolizzato il lavoro posso rispondervi di no: gli After Forever hanno pubblicato un altro capolavoro. Possiamo definirlo il lavoro più moderno del gruppo (possiamo vedere anche dall'artwork molto futurista, soprattutto se confrontato con i precedenti) e anche quello più corale (forse è per questo che Mark Jansen, ex mente nel gruppo e ora negli Epica, si è innamorato di questo cd). Purtroppo sono sparite del tutto le ritmiche prog, ma questo non significa che manchino i cambi di tempo cari al gruppo, anzi. La doppia cassa è presente come ai tempi di Decipher ma non me la sento di definire il sound power, poiché esso è molto più pesante, molto vicino a quello dell'heavy. È naturalmente superfluo dire che non è gothic. Il cd soprattutto è EMOZIONANTE, regalandoci emozioni sempre diverse.
Dopo l'intro "Enter" abbiamo "Come" un pezzo heavy aperto da tastiere e orchestrazioni e dove la fanno da padrone i cori. L'interpretazione di Floor è divina, senza considerare che passa dal lirico al pop. "Boundaries Are Open" un altro bel pezzo molto heavy ma nonostante questo anche catchy. Bello l'intermezzo contornato da inserti elettronici. "Living Shields" è il pezzo più heavy dell'album che è incentrato sui cori, sull'alternanza di voci e tempi e sull'elettronica. L'assolo. Ottimo pezzo. "Being Everyone" è il primo singolo ed è un pezzo molto soft e melodico. "Attendance" è un mid-tempo dove possiamo trovare influenze orientale. "Free of Doubt" è un pezzo sublime aperto dalle orchestrazioni. Il cantato di Floor torna ad essere impostato in lirico. La parte centrale presenta partiture quasi prog, regalando all'ascoltatore forti emozioni. Ma la palma del pezzo migliore del cd è la paurosa "Only Everything", una "Intrinsic" più moderna, un caleidoscopio di sentimenti e sensazioni. Bellissima anche "Strong", la ballad più bella mai scritta dagli After Forever, che regala emozioni solo come un pezzo come "Tallulah" (Sonata Arctica) può fare. "Face Your Demons" è un pezzo molto aggressivo e molti potrebbero rimanere spiazzati dall'interpretazione di Floor, mai così versatile. "No Control" è un pezzo dove per la prima volta nel cd compare il cantato pulito di Bas mentre "Forever" chiude il cd nella migliori delle maniere: il fulcro del pezzo è il duetto (da brividi) tra Floor e Bas. Strepitose l'intermezzo, contaminato dalll'elettronica e la ripresa.
Ricapitolando: Come al solito gli After Forever sono lontani anni luce da ogni uscita in ambito sinfonico: la componente metal non è mai in secondo piano (bellissimi molti riff) e i pezzi scuotono e emozionano l'ascoltatore. Sempre una spanna sopra gli altri.
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