Spero mi perdonerete il fatto che recensisco per l'ottava volta questo disco... l'unica giustificazione che posso dare è che "Ballate" è il disco che mi ha fatto conoscere gli Afterhours e di conseguenza il mio preferito...

All'inizio dell'estate, avevo appena cominciato a farmi le ossa conoscendo il rock italiano (Vanadium, Litfiba, Marlene Kuntz, Linea 77...), quando il cugino di un amico mi disse la geniale frase "perchè non ti senti gli Afterhours?" Dato che i consigli sono sempre bene accetti, riuscii a procurarmi "Ballate Per Piccole Iene", "Germi" e "Quello Che Non C'è", e naturalmente ignoravo che quelli che avevo in mezzo agli altri cd erano dei capolavori  veri e propri... scelsi di ascoltare per primo Ballate (il titolo mi sembrava alquanto insulso e privo di senso), quindi lo misi nel lettore e da quel giorno la mia vita è cambiata...

Le prime due tracce, "La Sottile Linea Bianca" e "Ballata Per La Mia Piccola Iena" sono assurde, della prima faticai molto a comprendere le astruse ma geniali parole di Manuel, ma rimasi folgorato dalla... "cosa" che lui stesso fa con la chitarra verso la fine della canzone; della seconda apprezzai la voce disperata di Manuel dichiarare frasi profetiche come "L'amore rende soli ma è ben più doloroso se per nemici e amici non sei più pericoloso" o "La testa è cosi piena, non riesci più a pensare che anche senza te si possa ancora respirare"... dopo le prime due canzoni ero già sbigottito dalla bravura dei milanesi e intontito per quel crogiolo di emozioni che poche altre volte avevo provato per la musica... quindi ci voleva un po' di stacco con "E' La Fine La Più Importante", che ho visto anche live e rende davvero bene per la potenza della batteria, ma allora mi disse poco e ancora oggi non mi dice granchè... "Ci Sono Molti Modi" è una canzone struggente, bellissima ma cupa allo stesso tempo, con punti che ti fanno montare una rabbia immane ("e per sentirmi vivo... ti ucciderò...") e con il ritornello che fa venire le lacrime agli occhi ("vedrai se il mio amore è una patologia, saprò come estirparlo via"); tutt'altre sensazioni con "La Vedova Bianca", una canzone energica, solare, potente eseguita benissimo strumentalmente... quando la senti non puoi star fermo; "Male In Polvere" ho imparato ad apprezzarla da poco, la prima volta che l'ho sentita mi sembrava noiosa e scontata... ora l'ho rivalutata, ma credo lo stesso sia la peggiore.. ops.. meno bella dopo "E' La Fine La Più Importante"; "Carne Fresca" procede godibilissima fino alla fine quando Manuel si inventa un'altra cosa pazzesca con la chitarra gemente e urlante pietà che lascia davvero a bocca aperta. In "Chissà Com'è" è carino l'abbinamento del violino con il ritmo veloce della canzone; quando comincia "Il Sangue Di Giuda" pensai "ecco, questo è un capolavoro!", le parole che Manuel dice all'inizio accompagnate dal piano non fanno che da preludio allo scoppio spettacolare del ritornello che ti entra dentro e abbatte qualsiasi muro ficcandosi tutto dentro di te, in ogni anfratto per non poterne più uscire... "Il Compleanno Di Andrea" è la conclusione di quest'album... lascia l'amaro in bocca quando finisce e il cd si ferma nel lettore...  anche se penso che a questo punto nessuna canzone può farti sentire appagato dopo un album così bello!

Quando finì il cd rimasi minimo 5 minuti non capendo più una mazza steso sul letto, si mescolavano dentro di me le parole di tutte le canzoni che avevo sentito... da allora mi sono appassionato agli Afterhours e in loro ho scoperto la miglior band italiana, che MAI si è venduta per i soldi, MAI ha fatto dischi deludenti e MAI ha smesso di soddisfare noi fans dell'Agnellone... Pochi altri gruppi mi hanno fatto provare quello che oggi provo sentendo i loro dischi. . lo dico anche ora che la mia cultura musicale è ben più ampia e sempre lo dirò... gli Afterhours sono i migliori. . .

"E ti dici che andrà bene se hai l'orgoglio per il tuo niente... non mentire su te con te" (Male In Polvere)

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