La band di Manuel Agnelli si presenta in questo disco come piace sentirli a molti (anche a me), e cioè dal vivo, con la loro notevole esplosività ed energia che pochi in Italia sanno esprimere. Le tracce live contenute nel primo disco sono state registrate alcune nel tour del 1997 e alcune in quello del 2000, nel secondo sono contenuti esclusivamente brani realizzati in chiave semi acustica.
L'apertura del primo disco è riservata a brani altamente coinvolgenti e ricchi di adrenalina come "Germi" e "Siete proprio dei pulcini" (entrambi contenuti in "Germi", forse il loro miglior album). Via via scorrendo si incontrano i classici del repertorio del buon Manuel come "Male di miele" (trai brani più rock'n'roll del repertorio-Afterhours), "Non si esce vivi dagli anni '80", canzone piuttosto tirata seguita dalla ballad "Simbiosi" registrata a Milano nel 2000, eseguita veramente al top con archi di sottofondo che fanno rendendo questo uno dei momenti più emozionanti dell'album (della durata di ben quasi 13 minuti)!
Non poteva mancare la storica "Dentro Marilyn" (versione registrata a Firenze nel '97), cantata a squarciagola da tutti i presenti a cui fanno seguito "Cose semplici e banali" e "La sinfonia dei topi".
Il secondo disco (veramente una chicca) è un live acustico di 15 brani registrato interamente a Civitanova Marche il 31 Marzo 2000. Anche qui ci sono esecuzioni memorabili come "Strategie" (esecuzione con un Manuel Agnelli molto in forma), la spettacolare "Non è per sempre", "Male di miele", "Simbiosi" (anche qui abbastanza lunga - 7 minuti circa), "Tutto fa un pò male" (in una versione abbastanza inedita e diversa rispetto all'originale, molto rilassante), "1.9.9.6" (altro episodio molto pacato, con ogni tanto qualche schitarrata elettrica). Chiusura riservata a "Voglio una pelle splendida" (tra i migliori episodi di "Hai paura del buio?) con l'utilizzo di dolcissimi violini che accompagnano l'intro di batteria e chiudono al meglio un set acustico veramente di fattura notevole.
Per chi conosce gli Afterhours questo album non aggiunge assolutamente nulla a ciò che la band ha già scritto e registrato, ma è un disco in cui la band si mette in mostra in due chiavi diverse dal solito, e cioè una live elettrica e una live acustica, in cui si evidenziano i pregi di una band poco commercializzata ma giustamente apprezzata dalla critica, oltre che italiana, anche mondiale (dato che i primi album, di inizio anni '90, sono stati registrati interamente in inglese e pubblicati da etichette straniere!).
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