Sudore, urla in growl, tempeste ormonali e odore di birra vomitata e mal digerita, tutto questo fatto in un garage maleodorante di un paese, in provincia di Lecco, prima frontiera del nu trash italiano.
Questi sono gli Agabus di "Last Way Left", secondo demo della band lecchese, autoprodotto, ricco di fatica e squassante energia.
Infatti, partendo da "Golpe", traspare la primordiale rabbia degli immensi Biohazzard, fusa con il thrash rabbioso e clautrofobico dei Sepultura di Arise, il tutto condito da un interessante ensemble urbano alla Rage Against The Machine... dove il cantante Andrea Aromatisi vibra parole a favore della libertà di un popolo... inteso secondo il mio parere come il popolo universale...

Dalla sapienza di un testo alla degenerazione musicale di Atman C... dove Emiliano Alqua tinge trame musicali al limite dell'hardcore più esasperato interpretando perfettamente il pensiero alla Meshuggah, e alla Pantera, per un momento da imprimente in maniera esaltante, soprattutto nel finale il canto taciuto di A. e il riff superbo di Emi creano la giusta atmosfera epressiva...
Dopo l'omonimo intermezzo, il treno riparte con "Responses", una sorta di treno in corsa dove Mik il batterista e Emi il chitarrista tingono trame thrash allucinante accompagnate da un pathos e una tensione vocale direttamente hardcore, un cantato italiano e inglese infernale...
"TRAIN" E "THE HIVE OF DAMAGE" SONO LE DUE PERLE FINALI, UNA FUSIONE TRA IL NU METAL PIÙ ESASPERATO E L'HARD CORE PIÙ HAZZARDIANO...
OTTIMI DA PRENDERE.

Carico i commenti...  con calma