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Diciamo pure che la scelta di Anneke Van Giersbergen circa l'abbandono dei The Gathering sia stata più che legittima. Causa maternità la cantante olandese ha deciso di stare per un po' lontana dai palchi e dedicarsi alla famiglia, mettendo tuttavia in piedi una band propria, ovvero gli Agua de Annique. Scelta sempre legata alla maternità, per alcuni anni la band non ha concesso concerti all'estero, ma si è limitata a fare brevi tournee in giro per l'Olanda. Ora che i tempi sono maturi per il terzo disco (in programma per gennaio 2012) è giunto anche il momento di un tour europeo.
Ma veniamo ora al disco in questione, "Air", prima prova per neonata band. Va detto che Anneke aveva già dimostrate ottime doti di compositrice coi Gathering, giusto per fare un esempio, My Electricity è tutta sua. Le buone premesse, insomma c'erano. E in quest'opera prima le promesse sono state mantenute.
Air segue la linea dei dischi tardi dei Gathering, soprattutto Home, tuttavia la musica risulta molto più scarna, a testimonianza che la band alle spalle della cantante è, purtroppo, di ben altra caratura. Ci troviamo davanti ad un disco di atmosfere rarefatte e di dolcissime ninne nanne. Beautiful one si riallaccia vagamente a All The Good People, pur priva dell'atmosfera inquieta. Idem per altre canzoni come Day after Yesterday o Come Wonder With Me. Brani in cui la fanno da padrone chitarre minimali e tastiere d'atmosfera, il tutto volto ad esaltare la meravigliosa voce della cantante. Non mancano neppure due pezzi belli tirati come Witnesses e You Are Nice (che sembra la versione arrabbiata di Liberty Bell), mentre la vera ciliegina sulla torta è Sunken Soldiers Ball. Una cover, tuttavia l'unico pezzo davvero pregno di pathos e drammaticità, un piccolo gioiello che risalta irrimediabilmente su un resto che forse è un po' troppo uniforme.
Buona la prima insomma, così come buona era stata anche la prima dei nuovi Gathering. Tuttavia rimane l'idea che il tutto fosse superiore, e non poco, alla somma delle parti.
6,5
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